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Novità bollo auto 2019: rivoluzione in corso

23 Novembre 2018

I prossimi mesi saranno decisivi per delineare le principali novità riguardanti il pagamento del bollo. Ecco alcune anticipazioni.

Nei prossimi mesi dovrebbe delinearsi la riforma del nuovo bollo auto 2019. Una delle tasse meno apprezzate dagli automobilisti di tutta Italia. Se nel 2006 fu introdotto per la prima volta il principio “più inquini, più paghi”, e negli scorsi anni si è percorsa questa strada con maggior decisione, oggi il Governo sembra intenzionato a utilizzare un parametro diverso. Non più una tassa legata esclusivamente al possesso di un veicolo, ma al suo utilizzo.

 Bollo auto 2019 emissioni CO2 Foto di khunkorn

Bollo auto, cambiano i parametri

In un incontro avvenuto a Roma il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha svelato quali sono le intenzioni del suo dicastero riguardo alla riforma del bollo auto. Sarà proposto a Damiano Toninelli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, una soluzione che applichi il metodo bonus/malus. Allo studio ci sarebbero due possibili strade da percorrere: l’utilizzo come parametro di riferimento del consumo di carburante o le emissioni di CO2.

Il consumo di carburante…

La parametrazione del bollo auto sulla base del consumo di carburante è una soluzione caldeggiata da molti. In questo modo si garantirebbe un’effettiva equità dell’importo dovuto. A pagare di più sarebbero coloro i quali utilizzano molto l’auto, mentre per gli automobilisti che utilizzano altri mezzi di trasporto sarebbero applicati dei bonus. Inoltre si metterebbe la parola fine alla piaga dei “furbetti del quartierino” che utilizzano auto con targa straniera per evitare di pagare quanto dovuto. La stima fatta dal giornale Quattroruote è di un costo che si aggirerebbe intorno ai tredici centesimi al litro per garantire lo stesso gettito fiscale alle regioni.

Bollo auto 2019 controllo emissioniFoto di uleiber

…o le emissioni di CO2?

Un’altra soluzione che potrebbe essere presa in considerazione è la parametrazione in base alle emissioni di CO2, comunque legate al consumo di carburante. Una scelta già intrapresa da altri paesi europei. In questo caso è presumibile che il Governo indicherà un prezzo unitario indicativo che dovrà essere successivamente moltiplicato per il dato indicato nella riga V.7 della carta di circolazione: il rapporto g/km della vettura. In alternativa si dovrebbe installare a bordo di ciascun veicolo dei rilevatori della produzione di anidride carbonica, come immaginato e auspicato dal Parlamento europeo.

Bollo auto 2019, gli automobilisti aspettano

Il bollo auto è ritenuto da molti odioso e una modifica radicale delle modalità attraverso cui viene calcolato l’importo della tassa è doverosa. Se ne parla da molto tempo, negli ultimi anni si sono fatti passi in avanti, e le premesse indicate dal Ministro sono interessanti. Conosciamo però bene i tempi della politica – continuiamo a seguire la vicenda delle accise dei carburanti che, contrariamente a quanto promesso non saranno abbassate – e l’auspicio è che questa volta si vada fino in fondo.

 

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area B strade Milano

Bollo auto 2019 emissioni utilizzo autoFoto di Giorgio Morara