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10 anni di FCA. La storia continua

24 Maggio 2019

Un Presidente americano affida a un’azienda italiana la rinascita di un brand a stelle e strisce. Un incipit da romanzo per una vicenda che prosegue con successo da ormai un decennio. Ripercorriamola insieme

Il 30 aprile 2019 è stato un anniversario importante. Ricorreva infatti il decimo anniversario della partnership fra l’americana Chrysler e l’italiana Fiat, un’intuizione di Sergio Marchionne che, dopo una decade, possiamo dire essere stata una scommessa vita, che ha ridisegnato gli equilibri all’interno della casa automobilistica italiana.

30 aprile 2009. Fiat entra alla Casa Bianca

È il giorno in cui, di fatto, è nata FCA. Dopo un anno circa di trattative Barack Obama – allora Presidente degli Stati Uniti – annunciava l’avvio della partnership fra Fiat e uno dei colossi della città di Detroit: Chrysler. L’accordo sottoscritto fra le parti prevedeva la bancarotta guidata del marchio americano, ingenti aiuti di Stato e l’ingresso di Fiat nella società in diversi step, connessi al raggiungimento di specifici obiettivi.

10 anni di FCA. Il sogno americano

Dopo aver evitato l’accordo con General Motors nel 2004, Marchionne riuscì – ancora una volta dieci anni dopo, stavolta nel 2014 – a raggiungere il controllo della maggioranza di Chrysler con l’acquisizione del 51% della società americana. Oggi possiamo dire tranquillamente che questo ha garantito alla società di proprietà della famiglia Agnelli di competere nel mercato globale. Come riportato da un puntuale articolo de Il Sole 24 Ore si è passati da un indebitamento netto vicino ai 10 miliardi (a causa dello sforzo economico legato all’acquisizione) a un guadagno che nel 2018 ha superato i 4 miliardi.

10 anni di FCA Marchionne Foto di Alessia Pierdomenico

10 anni di FCA. La crescita di Jeep

La conquista del mercato americano e il nuovo assetto del gruppo avevano portato Marchionne a ridefinire negli anni la strategia industriale, riducendo gli obiettivi in termini di volumi di auto vendute e tentando di aumentare i ricavi. Nel nuovo scenario è stato subito chiaro che il marchio Jeep avrebbe svolto un ruolo fondamentale. Alcuni numeri per comprendere meglio l’entità di questo percorso progressivo ma inesorabile: nel 2013 Jeep pesava il 13% sulle vendite complessive, l’ultimo piano industriale firmato Marchionne ha previsto che nel 2022 questa percentuale debba rappresentare il 50% del giro d’affari complessivo di FCA.

10 anni di FCA. Le sfide del futuro

Non è un caso che sia toccato proprio a Mike Manley – ex Manager Jeep – raccogliere l’eredità di Sergio Marchionne. Gli obiettivi previsti per il 2018 sono stati raggiunti. Questa “House of brands – Casa dei marchi”, come l’ha definita lo stesso Manley, ha iniziato a percorrere con convinzione la strada dell’elettrico: proprio nello stabilimento di Melfi nasceranno le Jeep Renegade Hybrid, mentre a Ginevra abbiamo scoperto il prototipo del SUV elettrico Alfa Romeo Tonale.

Insomma. Possiamo dire che a dieci anni da quella conferenza stampa del Presidente Obama il gruppo si sia consolidato, come una fenice risorta dalle sue ceneri. Oggi si prospettano nuove sfide da affrontare. Se passeranno da nuove partnership commerciali – così come accaduto dieci anni fa – lo scopriremo nei prossimi mesi.

10 anni di FCA Jeep UsaFoto di Jonathan Weiss