Dal 6 novembre, almeno per due settimane, la Lombardia è stata classificata dal Governo come zona rossa, con significative conseguenze anche per quel che riguarda gli spostamenti in auto. Ecco tutto quello che c’è da sapere
Un DPCM al giorno toglie il Covid di torno? La domanda è legittima, vista l’abbondante produzione di decreti dall’inizio della pandemia. A causa della costante crescita dei contagi nelle ultime settimane, cambiano nuovamente le restrizioni, con le regioni che da ora in poi saranno classificate in zone gialle, arancioni e rosse a seconda dell’andamento delle curve relative al Covid, in base ai dati analizzati dal Comitato Scientifico Nazionale insieme ai comitati regionali.
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Zona rossa: stop a (quasi) tutti gli spostamenti in auto
Le nuove norme prevedono per le zone rosse – fra cui c’è la Lombardia – misure sostanzialmente identiche a quelle sperimentate nel lockdown di marzo e aprile. Sono vietati tutti gli spostamenti fatto salvo che per quelli motivati da “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Per le zone arancioni invece si prevede lo stop agli spostamenti in entrata e uscita dai territori cui è assegnato quel grado di rischio, mentre restano possibili gli spostamenti interni a ciascun Comune. Nei territori in cui entrano in vigore queste limitazioni ritornano le autocertificazioni.
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Zone gialle, arancioni e rosse. Tutto quello che c’è da sapere
Il Governo ha stabilito tre livelli di rischio a seconda dei quali vengono modulate le restrizioni. Ecco le principali.
- Su tutto il territorio nazionale è anticipato il coprifuoco alle 22 e ridotta la capienza dei trasporti pubblici al 50%. Alle scuole superiori e le università torna la didattica a distanza, sono chiusi impianti sciistici, palestre, piscine, musei, mostre, bingo e casinò, i ristoranti chiudono alle 18, con asporto consentito fino alle 22.
- Nelle zone arancioni oltre a queste limitazioni dovranno chiudere bar e ristoranti, con asporto consentito fino alle 22.
- Nelle zone rosse verranno sospese tutte le attività commerciali al dettaglio fatto salvo per le attività di vendita di generi alimentari, parafarmacie, tabacchi, edicole e benzinai, saranno costretti alla didattica a distanza anche i ragazzi di seconda e terza media, sarà consentita solo la consegna a domicilio e asporto per bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, l’attività sportiva sarà possibile esclusivamente all’aperto e in forma individuale, mentre l’attività motoria (passeggiata) sarà consentita solo nei pressi della propria abitazione.
Milano. Sospese Area C e strisce blu
Il Sindaco di Milano Giuseppe Sala – contestualmente alle nuove misure approvate dal Governo con l’istituzione della zona rossa e le conseguenti limitazioni per gli spostamenti in auto – ha comunicato di aver deciso di sospendere nuovamente Area C, che era stata riattivata a metà giugno. Questa scelta segue di pochi giorni un’altra marcia indietro fatta da Palazzo Marino su Area B, riattivata il 15 ottobre e sospesa dopo soli otto giorni. Il Comune ha anche stabilito di sospendere il pagamento della sosta sulle strisce blu come aveva fatto durante il primo lockdown.
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