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FCA riparte: sicurezza al primo posto

20 Aprile 2020

Il gruppo italo-statunitense ricomincia da Melfi e dalle attività di sviluppo dei nuovi modelli. Una finestra sul futuro resa possibile grazie al protocollo firmato da azienda e sindacati con l’ausilio di virologi ed esperti

Fiat Chrysler Automobiles sta lavorando dall’inizio di questa crisi sanitaria per non farsi trovare impreparata nel momento in cui sarà possibile riaccendere tutti i motori dell’attività industriale. Nella settimana che ha preceduto la Pasqua è stato raggiunto un importante accordo con i Sindacati che, ne siamo convinti, farà scuola. Nei prossimi mesi – finché non arriverà un vaccino – dovremo imparare tutti a convivere con il Covid-19 ed è fondamentale individuare nuove routine che garantiscano contemporaneamente lavoro e salute.

FCA riparte jeep ibrida

FCA riparte insieme a Sindacati ed esperti

L’accordo raggiunto con FIM-CISL, UILM-UIL, FISMIC, UGLM, AQCFR e FIOM-CGIL prevede una verifica scrupolosa delle disposizioni presenti nei decreti governativi promulgati con l’obiettivo di contrastare la diffusione del virus Covid-19. Nelle linee guida sottoscritte da azienda e parti sociali è indicata la necessità di attuare anche tutte quelle buone pratiche sperimentate dal Gruppo negli altri Stati in cui è presente. A garanzia della bontà della strada individuata per far ripartire l’attività in piena sicurezza e per validare l’efficacia delle strategie adottate, sono stati consultati alcuni dei più affermati virologi italiani, compreso l’ormai famoso Roberto Burioni, Professore presso l’Università Vita-Salute San Raffaele a Milano e ideatore del sito web medicalfacts.it.

Salute e sicurezza dei lavoratori al centro

Pietro Gorlier, COO della regione EMEA di FCA, ha così sintetizzato l’approccio dell’azienda: «La salute e la sicurezza dei lavoratori sono le priorità principali di FCA. Partendo dalle iniziative implementate nelle fasi iniziali della diffusione della pandemia, abbiamo lavorato con esperti del settore e con le organizzazioni sindacali, che ringrazio per la collaborazione, per rafforzarle con l’uso dei più avanzati strumenti di prevenzione e con un forte impegno sulla formazione delle persone per la loro applicazione. Il funzionamento del nostro sistema industriale è ovviamente una parte fondamentale per il nostro Gruppo, come dimostrato dai 5 miliardi che stiamo investendo nel piano industriale triennale per l’Italia, ma non ammettiamo nessuna deroga alla sicurezza delle persone».

FCA riparte sicurezza lavoratori

FCA riparte con azioni concrete…

Quali sono quindi le misure che FCA metterà in campo a tutela di chi lavora? Al primo posto ci sono le opere di pulizia, igienizzazione e sanificazione degli spazi già intraprese in tutti gli impianti e negli uffici. Tutti gli ambienti saranno riforniti di materiale sanitario messo a disposizione dei dipendenti che contestualmente saranno formati sulle misure da adottare, diverse per ogni reparto: distanze di sicurezza, istruzioni per l’approvvigionamento di acqua, corretto utilizzo degli ascensori. Sarà inoltre resa disponibile una piattaforma di e-learning sulla quale ci si potrà confrontare con personale specializzato e medico. Ogni dipendente riceverà un kit con due mascherine chirurgiche e un paio di guanti per ogni giornata lavorativa, oltre a un paio di occhiali protettivi al mese. Saranno effettuati rigidi controlli all’ingresso dove sarà misurata la temperatura.

… e con lo sviluppo dei nuovi modelli a Melfi

È lo stabilimento di Melfi a fare da apripista. Già negli scorsi giorni – nel pieno rispetto delle norme – è tornato in attività dopo il completo lockdown. C’è voglia di futuro in questa prima ripresa. FCA riparte dallo sviluppo dei nuovi modelli a motorizzazione ibrida e per il collaudo in pista. Sono centosei le persone coinvolte; un numero esiguo se si considerano le settemila persone che gravitano normalmente intorno allo stabilimento lucano, ma al tempo stesso un segnale di speranza potente e un banco di prova importante. Una buona notizia insomma, dopo settimane in cui intravedere la luce in fondo a questo tunnel sembrava molto complicato.

FCA riparte Melfi