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Car Sharing in difficoltà. Fine di un modello di business?

20 Ottobre 2021

La domanda è provocatoria, ma è legittimo porsela viste le difficoltà incontrate dal comparto negli ultimi mesi a causa degli effetti della pandemia. I numeri del crollo destano preoccupazione

Il car sharing riuscirà a superare questo momento di difficoltà o è un modello di business tramontato a causa delle nuove abitudini delle persone? Il crollo del numero di noleggi in favore degli spostamenti con il mezzo privato sta mettendo in forte difficoltà le aziende del comparto che lanciano un grido d’allarme.

car sharing difficoltà Foto di  Federico Fermeglia

Car sharing in difficoltà. I numeri

Una recente indagine ANIASA – l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing Mobility e dell’Automotive digital – ha fotografato una situazione allarmante per quel che riguarda l’utilizzo di auto in condivisione nelle città, come Milano, in cui sono a disposizione degli utenti. Nei primi sette mesi del 2021 si è registrato un calo pari a circa il 50% rispetto allo stesso periodo del 2019. Dopo un 2020 chiuso con una riduzione del 53% dei noleggi e una contrazione del 27% delle flotte la situazione del car sharing evidenzia una difficoltà da cui sembra difficile poter uscire.

 Car sharing in difficoltà. Le cause

Alla base di questo crollo verticale ci sono le nuove abitudini legate all’arrivo della pandemia. Lo smart working – o lavoro agile – ha provocato una vera rivoluzione che ha visto moltissime lavoratrici e lavoratori smettere completamente o parzialmente di andare in ufficio. Stando ai dati forniti dall’osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano che a fronte dei 6,6 milioni di lavoratori rimasti a casa in fase di emergenza ben 5,3 milioni, l’80%, proseguiranno con questa modalità di lavoro. Si tratta di una percentuale decuplicata rispetto al 2019 quando erano solamente 570mila circa.

car sharing difficoltà enjoyFoto di Mate Karoly

Cambia la domanda

Dentro questa crisi di settore emergono però nuove modalità di utilizzo delle auto in condivisione. Innanzitutto, è aumentato il tempo medio di noleggio delle auto, favorito con tutta probabilità dalle offerte commerciali dei diversi operatori orientate a rendere vantaggioso lo sharing “A lungo termine”. C’è poi da segnalare un decentramento dei noleggi, diminuiti nel centro delle città in cui i servizi sono disponibili e aumentati nelle aree periferiche. Infine, un altro effetto della pandemia, se prima del Covid gli utilizzi erano concentrati nei canonici orari di punta, oggi risultano distribuiti in modo uniforme nell’arco della giornata.

Car Sharing in difficoltà. La percezione relativa alla sicurezza

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, uno dei problemi legati all’uso delle auto in condivisione è proprio quello relativo alla sicurezza per la salute. Se l’auto privata infatti registra un punteggio di 4,4 su 5, il car sharing si ferma a 2,6 su 5, che sale, ma non di molto, a un 3,1 fra chi utilizza abitualmente il servizio. Una crisi che ha portato il comparto a fare quattro richieste al Governo: l’abolizione del canone annuale richiesto dalle amministrazioni comunali, l’allineamento dell’IVA al 10% come l’aliquota in vigore per il trasporto pubblico di persone, l’inclusione del buono mobilità anche per i servizi di car sharing e fondi pubblici per la promozione di piattaforme pubbliche capaci d’integrare le offerte di mobilità sostenibile.

car sharing difficoltà MilanoFoto di  Mate Karoly