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Rivoluzione mobilità: più auto ecologiche, meno monopattini

25 Ottobre 2020

L’auto è considerata oggi il mezzo di trasporto più sicuro per spostarsi ed evitare d’incappare nel rischio di contagio. Per questa ragione c’è molto più interesse a discutere di auto ecologiche più che di monopattini, contrariamente a quanto sta accadendo nel dibattito pubblico di questi mesi.

Rivoluzione per la mobilità nel tempo della pandemia: i cittadini sono più interessati a una mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente che abbia come protagonista le auto piuttosto che i mezzi di trasporto alternativi come monopattini elettrici o biciclette al centro dell’attenzione delle istituzioni oggi. È questo il quadro emerso dal nuovo Osservatorio su Mobilità e Sicurezza curato da Continental in collaborazione con l’istituto di ricerca Euromedia Research.

rivoluzione mobilità auto ecologicheFoto di hedgehog94

Rivoluzione mobilità: la paura del contagio porta a muoversi in auto

Inutile nasconderlo, il sentimento di paura rispetto alla possibilità di contrarre il Covid19 sta facendo cambiare abitudini a molti. Il 56,7% degli italiani in questi mesi ha scelto l’auto per spostarsi, il 66,6% la ritengono il mezzo di trasporto più sicuro, con un incremento del 22,5% rispetto alla percezione rilevata nel 2019. Numeri che da soli dovrebbero imporre una riflessione a quelle istituzioni impegnate in questi mesi a fare scelte divergenti dalle esigenze emerse da questa rilevazione. Le auto – guidate sei volte su dieci dalle donne – sono oggi sinonimo di responsabilità e prudenza, in contrapposizione con i mezzi pubblici, utilizzati dal 22,5% delle persone intervistate, con solo il 2,7% si dichiara sereno nel farlo. Irrisorio (3,4%) il numero di persone che si spostano con mezzi alternativi – biciclette o monopattini – e tutte concentrate nelle grandi città.

Come è cambiata la mobilità

Quali sono le ragioni che hanno portato un italiano su tre a cambiare le proprie abitudini facendo nuove scelte per i propri spostamenti? Al primo posto, con il 39,2%, c’è la paura per i mezzi pubblici, al centro di diverse polemiche anche in questi giorni per gli assembramenti che si verificano nelle ore di punta, seguita da quella per l’affollamento nei treni, espressa dall’11,4%. C’è poi una persona su dieci che dichiara di avere paura di uscire di casa. Più in generale il 60,6% degli intervistati ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini per paura, il 31,2% per mutate condizioni lavorative (smart working o ritorno alle proprie terre d’origine). Infine, il 70% manterrà queste nuove abitudini anche quando la pandemia sarà superata.

rivoluzione mobilità covid19 trasporto pubblicoFoto di Stefano Chiacchiarini

L’assunzione di responsabilità del mondo automotive

Abbiamo visto come l’auto sia tornata al centro delle necessità degli italiani, che la vorrebbero però più che nel passato attenta all’ambiente: per il 53% degli intervistati i temi ambientali sono importanti, tanto che le nuove motorizzazioni suscitano grande interesse, raggiungendo numeri impensabili fino a pochi mesi fa: il 57,8% degli intervistati acquisterebbe un’auto green. Al primo posto delle preferenze, con il 20,5%, troviamo l’ibrido benzina, al secondo posto, staccato di poco, arriva l’elettrico, seguito con il 17,8% dall’ibrido plug-in. L’auto a benzina arriva solo al quarto posto delle preferenze. In questo nuovo scenario sarebbe ancora più importante poter usufruire d’incentivi in una misura significativamente maggiore rispetto a quanto stanziato finora dal Governo.

Rivoluzione mobilità. Cambiano le esigenze anche nelle grandi città

La ricerca curata dall’istituto guidato da Alessandra Ghisleri – volto noto fra i sondaggisti ospitati in tv – effettua anche un focus sulle grandi città. Anche in questo caso riscontriamo numeri che divergono dalle scelte compiute finora. Il 78,7% fra le persone che hanno risposto al sondaggio pensa che il futuro della mobilità vedrà protagonisti autoveicoli sicuri ed ecologici, contro il 15,4% che ritiene che a essere protagonisti saranno monopattini, monoruota o biciclette. La congestione del traffico resta uno dei problemi da affrontare e per risolverla il 47% delle persone suggerisce di potenziare lo smart working, il 42,6% un sostegno al trasporto pubblico, il 30,4% di puntare all’elettrificazione dei veicoli e il 29,7% sulla pianificazione degli orari d’ingresso a lavoro e a scuola. Misure di buonsenso che, speriamo, indichino la direzione anche a chi oggi ha il compito di amministrare.

rivoluzione mobilità jeep elettrica