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Mazda. Un’emozione lunga più di novant’anni.

22 Giugno 2018

La storia Mazda è è incredibile proprio perché in ogni momento è stata in grado di unire le sue radici con la capacità di inventare un futuro che ancora non era immaginabile, lo sviluppo tecnologico e la manualità dei suoi artigiani unici.

Immaginare un futuro che ancora non esiste. Percorrere strade innovative. Regalare emozioni uniche a chi sceglie queste auto. Mettere al centro del progetto le persone. Sono queste le coordinate attorno alle quali si è costruito il DNA Mazda, uno dei fiori all’occhiello dei nostri concessionari. E la storia del marchio giapponese è affascinante quanto i suoi modelli. Oggi proverò a raccontarvela…

Mazda e Hiroshima. Una storia che parte da lontano

Partiamo dalle origini. Era il 1920 quando Jujiro Matsuda scelse di trasformare una fabbrica di Hiroshima impegnata nella trasformazione del sughero in un’azienda che avrebbe prodotto automobili. Un azzardo che undici anni dopo, nel 1931, portò alla nascita ufficiale del marchio Mazda, nome che da un lato richiama quello del suo fondatore, e dall’altro si rifà esplicitamente alla divinità zoroastriana della saggezza, dell’intelligenza e dell’armonia. Tre caratteristiche presenti fin da subito nella filosofia aziendale di questa prestigiosa casa automobilistica, che agli albori della sua storia si dovette confrontare con uno dei più grandi disastri della storia dell’umanità: il lancio della bomba atomica. Lo stabilimento Mazda di Fuchu rimase integro e si trasformò in una base logistica utilizzata per organizzare i soccorsi, ospitare gli sfollati e programmare la ricostruzione. Grazie alla grande capacità di pensare fuori dagli schemi il primo veicolo commercializzato – un tre ruote estremamente manovrabile chiamato “Go” – venne utilizzato in quel periodo per aiutare la popolazione giapponese. Un legame, quella fra la casa automobilistica e la sua terra, che dura ancora oggi.

Motore rotativo e Skyactive. L’innovazione è di casa

Il 1967 è l’anno di una nuova svolta per Mazda, che passò definitivamente da produttrice di piccole auto e autocarri a marchio specializzato in automobili dall’alto tasso tecnologico. In quell’anno fu lanciato sul mercato il modello Cosmo Sport – conosciuto anche con il nome di 110 S, antenato dei più recenti RX-7 e RX-8 – dotato di un innovativo motore rotativo inventato nel 1954 dall’ingegnere tedesco Felix Wankel. Mazda è l’unica casa automobilistica a utilizzare ancora oggi questa tecnologia, sviluppata negli anni, fino alla storica vittoria alla 24 ore di Le Mans nel 1991 del prototipo 787 B, dotato di un propulsore a quattro rotori da 2,6 litri e 710 CV. Ed è ancora la ricerca tecnologica sul motore che ha portato Mazda nel 2013 a lanciare la tecnologia SkyActiv, con l’obiettivo di ridurre il consumo di carburante senza minare la qualità delle prestazioni. Mentre le altre case automobilistiche hanno scelto strade diverse per rispettare le norme sulle emissioni, per lo più diminuendo le cilindrate, in casa Mazda hanno scelto la strada dell’efficienza senza rinunciare alle prestazioni. Oggi questa tecnologia rappresenta il marchio di fabbrica della casa automobilistica giapponese, che le consente di garantire sensazioni di guida uniche e difficilmente eguagliabili, come assicurano i miei clienti che l’hanno già provata.

Filosofia moderna: l’automobilista al centro

Non c’è solo la tecnologia al servizio dello sviluppo dei modelli Mazda. Alla base del design dei modelli c’è la filosofia KODO, in cui sono l’automobilista e le sue esigenze a essere messe al centro dei diversi progetti. Estetica, comodità, controllo, sicurezza sono le parole d’ordine che contraddistinguono il lavoro dei progettisti. Diversi clienti possessori di una Mazda che hanno avuto la fortuna di visitare la fabbrica in Giappone raccontano di un’atmosfera unica, in cui la dimensione del lavoro d’artigianato prevale sulla presenza dell’automazione. Basti pensare che, mentre le più grandi case automobilistiche utilizzano i computer per sviluppare i loro nuovi progetti, ogni modello nella fabbrica di Hiroshima nasce dalla fantasia di veri e propri artisti, scultori d’argilla, per tentare di catturare innanzitutto una forma che regali un’emozione e doni un’anima a ogni vettura. Servono ben vent’anni di esperienza per diventare uno scultore Mazda. Per non parlare della capacità di modellare il metallo per le auto, che affonda le sue radici nella tradizione giapponese, con i mitici samurai e le loro katane. Un processo di lavorazione unico al mondo che garantisce a Mazda la possibilità di produrre auto leggere e allo stesso tempo resistenti, proprio come le leggendarie spade giapponesi.

Ripercorrendola insieme a voi, mi rendo conto che la storia di Mazda è incredibile proprio perché in ogni momento è stata in grado di unire le sue radici con la capacità di inventare un futuro che ancora non era immaginabile, lo sviluppo tecnologico e la manualità dei suoi artigiani unici. Un mix che garantisce a chiunque metta le mani sul volante di uno dei modelli di questa casa sensazioni che nessun’altra auto offre.

Autore: Andrea Valenti, Consulente Commerciale Mazda Mocauto