Alfa Giulia continua a dare grandi soddisfazioni al marchio del biscione, conquistando un nuovo traguardo: si è infatti aggiudicata l’ambito premio di design grazie alle sue linee in grado di far incontrare passato e futuro.
Il suggestivo Cortile della Rocchetta, all’interno delle mura del Castello Sforzesco a Milano, ha fatto da scenario alla consegna del prestigioso Compasso d’Oro, il più antico e autorevole premio mondiale di design, all’ammiraglia di casa Alfa Romeo. Il pubblico presente ha avuto la possibilità di ammirare una splendida Giulia Quadrifoglio – la berlina più potente mai creata per uso stradale dal marchio del biscione – e una 4C Spider serie speciale “Italia”.
Che cos’è il Compasso d’Oro
Il Compasso d’Oro ADI (Associazione per il Disegno Industriale) è stato istituito nel 1954 grazie a un’idea di Gio Ponti per valorizzare e dare prestigio al design italiano. L’organizzazione – affidata all’inizio ai grandi magazzini milanesi “La Rinascente” – è passato nel 1958 all’ADI. Negli anni sono stati premiati quasi trecento progetti, oltre alle circa duemila Menzioni d’Onore consegnate ai professionisti del settore. Il regolamento prevede che a decretare i vincitori sia una commissione di esperti del settore: designer, storici, critici, giornalisti specializzati. Si tratta del più importante premio mondiale in questo settore. L’edizione 2018 si è concentrata sulla presenza del design nella vita quotidiana delle persone, con oltre 1200 prodotti candidati alla preselezione, 283 dei quali sottoposti successivamente al giudizio della giuria internazionale. 
Il Design di Alfa Giulia tra storia e innovazione
Giulia ha incontrato il favore di questa giuria specializzata perché rappresenta perfettamente le caratteristiche che da sempre contraddistinguono lo stile italiano: senso delle proporzioni, semplicità e cura per la qualità delle superfici, un design innovativo e al tempo stesso fedele a una tradizione universalmente apprezzata.
La nuova Giulia ha caratteristiche che la rendono unica, conosciute e apprezzate in tutto il mondo: lungo cofano e parafanghi anteriori, sbalzo anteriore ridotto, parafanghi posteriori importanti che vanno a evidenziare il punto in cui l’auto scarica a terra tutta la sua potenza, abitacolo arretrato e poggiato sull’asse di trazione, una coda allungata che bilancia e consente la giusta capacità di carico. Un’auto che nasce dall’architettura tecnica, con proporzioni legate a doppio filo alle esigenze meccaniche: motore anteriore longitudinale e la trazione posteriore. Una carrozzeria compatta che dà forma all’ellisse che si può apprezzare nella vista in pianta, con gli angoli arrotondati che creano una sorta di profilo a goccia che ricorda un’auto nel cuore di tanti appassionati: la Giulietta Sprint.
Alfa Giulia, la bellezza della semplicità
Isaac Newton diceva: “La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione”. Il padre della legge di gravità sarebbe sicuramente orgoglioso del design Alfa Romeo, da sempre riconoscibile per le linee pulite, associate a superfici quasi scultoree. Alfa Giulia non fa eccezioni. Una linea scavata sui fianchi – che evidenzia le porte e le maniglie – e il trilobo frontale, vero marchio di fabbrica del biscione. Anche il design degli interni s’ispira a questi principi, mettendo al centro di tutto il vero protagonista: il guidatore. Tunnel diagonale, plancia ondulata, volante piccolo e diretto, tecnologia presente non in modo invasivo e materiali scelti con attenzione per aumentare al massimo le sensazioni alla guida. Un vero trionfo del made in Italy di cui andare orgogliosi.
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