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Fiat 600 multipla, l’antesignana delle monovolume

24 Settembre 2021

È la prima monovolume della storia. Con una ventina d’anni anticipò l’architettura che tra il 1985 e il 2005 spopolò tra gli automobilisti e che ancora oggi, comunque, mantiene una sua popolarità

.Le mode spesso hanno radici lontane nel tempo. Un esempio? In campo automobilistico certi modelli hanno ispirato altri che a distanza di anni si sono rivelati di successo lanciando uno stile destinato a durare. Nel caso delle monovolume che esplosero negli anni Ottanta e Novanta – che registrano oggi un calo a vantaggio dei SUV compatti – l’antesignana a livello globale ha un nome e una data. Si chiama Fiat 600 multipla presentata al 39° Salone di Bruxelles. Ben 65 anni fa…

Fiat 600 Multipla, architettura rivoluzionaria

Era la versione familiare della berlina compatta lanciata solo l’anno prima la cui affidabilità fu certificata dal raid Roma-Calcutta lungo 12mila Km e percorso in solo 11 giorni. La “multipla”, disegnata da Dante Giocosa, condivise la meccanica della berlina con il motore posteriore a sbalzo, ma l’abitacolo era nettamente più spazioso utilizzando tutta la parte anteriore e spostando il più avanti possibile il posto di guida. Il muso era praticamente verticale, come un piccolo pullman, con quattro porte, due anteriori che si aprivano controvento e due posteriori. Poteva contenere fino a sei persone e si trasformava in una sorta di piccolo camper abbattendo i sedili posteriori per formare un piano di carico uniforme lungo 2 metri utilizzabile come letto matrimoniale. Come recitava la réclame dell’epoca…

Fiat 600 Multipla, il taxi del boom

Vista le sue particolari doti di capienza, la Fiat 600 Multipla divenne il taxi più utilizzato in Italia negli anni Sessanta e Settanta. Aveva una conformazione particolare specie dell’abitacolo con un solo sedile anteriore per l’autista e a fianco uno spazio dove deporre eventuali bagagli che venivano caricati anche sul tetto. Posteriormente montava un divanetto biposto e due strapuntini estraibili, per arrivare fino a quattro passeggeri. Sopra il vano dell’autista campeggiava la piccola insegna luminosa recante la scritta taxi. La colorazione (fornita in dotazione dalla Fiat) era per tutti bicolore: la parte inferiore verde bottiglia e quella superiore nero “601” dal pantone FIAT.

Londra si ricorda della prima monovolume

Un paio di anni fa la Fiat 600 Multipla è volata addirittura fino a Londra al Victoria & Albert museum di Londra (V&A), il più importante museo d’arte, design e performance del mondo. Nel 2019 si teneva la mostra “Cars: Accelerating the Modern World” che aveva per tema l’impatto dell’automobile sulla società moderna. Ospitò una quindicina di modelli che hanno rappresentato dei veri e propri acceleratori sociali ed economici per tutto il XX secolo e tra questi c’era anche la prima monovolume di sempre. Strutturata in tre sezioni, la mostra accolse anche 250 oggetti di ogni genere. L’auto esposta a Londra nel 2019 fa parte della collezione di FCA Heritage e oggi si trova presso il Centro Storico Fiat di Torino.

Poi arrivò la Fiat Multipla

Ne riprese tratti e soprattutto il nome una trentina di anni dopo la Fiat Multipla, la monovolume per eccellenza di casa Fiat prodotta dal 1998 al 2010 in oltre 340mila unità e che spaccò in due la critica e il pubblico. Sicuramente piacque molto oltreoceano visto che subito nel 1999 la volle il Museum of Modern Art di New York (il MoMa) per la mostra Different Roads come esempio di nuova tendenza in campo automobilistico. Fu disegnata da Roberto Giolito che la definì poi un “monolocale in movimento”. In quattro metri riuscì a farci stare sei passeggeri comodamente seduti su altrettante poltrone, tre anteriori e tre posteriori, più un bagagliaio da 430 litri. La Multipla inoltre disponeva di uno dei primi sistemi cartografici di navigazione.