Hai la batteria scarica e non sai come far ripartire la tua auto? Giri le chiavi per avviare il motore e non succede nulla? Niente paura, ci sono diverse cose che puoi fare prima di doverla sostituire. Scopriamole insieme
Quando si ha la sfortuna di ritrovarsi con la batteria dell’auto scarica – magari perché è ferma da tanto tempo – può capitare di non sapere bene come comportarsi. Prima di pensare di acquistarne una nuova però devi sapere che spesso basta poco per riattivarla e ricaricarla, evitandoti una spesa inutile. Ecco cosa dovrai fare.
Foto di pixelrain
Batteria auto scarica. Ti servono i cavi…
Il modo più semplice attraverso il quale potrai provare a ricaricare la batteria dell’auto scarica è utilizzare i cavi. Il set è composto da due cavi, uno rosso e uno nero, con quattro morsetti collocati alle estremità, solitamente isolati grazie all’impugnatura in gomma. Si possono trovare facilmente nei supermercati o su internet a prezzi accessibili, dai venti euro in su. Attenzione. Per utilizzarli ti servirà contattare qualcuno che possa raggiungerti con una vettura funzionante. Ti consigliamo di farlo parcheggiare il più vicino possibile alla tua auto ferma.
… ecco come usarli!
A questo punto dovrete entrambi alzare il cofano, fissarlo, e collegare le due batterie con i cavi, prestando attenzione a collocarli nella giusta posizione fra polo positivo e negativo. Attacca i morsetti neri alle due estremità e fai lo stesso con il cavo rosso. Fatto? Ora non ti resta che accendere l’auto con la batteria carica tenendo il motore a circa duemila giri e di fare lo stesso con la tua vettura che dovrebbe accendersi. A questo punto non dovrai fare altro che scollegare i cavi senza spegnere la macchina. Un consiglio? Una volta staccati i morsetti fai toccare loro terra per scaricare l’eventuale elettricità ancora presente.
Foto di n_defender
Batteria auto scarica. Lo starter.
Hai la batteria dell’auto scarica e non hai nessuno che possa raggiungerti per utilizzare i cavi? In questo caso potrebbe essere utile avere sempre con sé uno starter portatile che possa toglierti dall’impiccio nel caso ti possa trovare in difficoltà. Anche in questo caso il costo è, seppur leggermente più alto dei cavi, accessibile: si parte da circa cinquanta euro, a salire. La prima cosa che dovrai verificare è che l’avviatore sia carico. Se non lo fosse non ti servirà a nulla. È sufficiente collegarlo per una notte alla presa di casa. Nel momento del bisogno non dovrai fare altro che collegare i due cavi, dotati sempre di morsetto, alla batteria, attivando lo starter. A questo punto entra nell’abitacolo e prova ad avviare l’auto che dovrebbe accendersi.
Batteria auto scarica. L’auto a spinta.
Se non hai con te uno starter e nessuno che possa arrivare in tuo soccorso con i cavi hai un’ultima possibilità che puoi provare a sperimentare. L’unica cosa di cui hai bisogno è una persona di buona volontà che ti dia una mano, anzi due. Il motivo? Serve che spinga l’auto. Come fare? Metti in folle e inizia a spingere la vettura. Una volta raggiunta una velocità adeguata schiacciate la frizione e mettete in seconda. Rilasciando il pedale l’auto dovrebbe mettersi in modo girando la chiave. Attenzione. Questa operazione non si può fare – anzi è dannosa per diverse componenti dell’auto – in caso si guidi un’auto con cambio automatico.
Foto di oneinchpunch
Batteria auto scarica. Quanto tempo ci vuole perché si ricarichi?
In tutti e tre i casi che ti abbiamo appena descritto una volta riavviata l’auto è consigliabile guidare per almeno un’ora per far sì che la batteria possa ricaricarsi. Se nessuno di questi tre metodi funziona purtroppo il problema è più serio. Probabilmente ti ritroverai a dover sostituire la batteria. Il costo può variare dai cinquanta ai duecento euro più la manodopera dell’elettrauto o del meccanico.
Foto di Alexandru Nika
