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Gli automobilisti italiani sono pronti per l’elettrico?

22 Novembre 2021

Secondo una indagine condotta dal quotidiano Repubblica sarebbero ancora molte le resistenze nei confronti delle auto elettriche, mentre a sorpresa resistono i carburanti tradizionali: benzine e diesel. Ecco i numeri della ricerca

Gli automobilisti italiani non sembrano ancora pronti all’avvento dell’elettrico. É quanto emerge dal sondaggio effettuato dalla redazione di Repubblica Motori che, analizzando i risultati, sorprende per alcuni orientamenti emersi in controtendenza rispetto alla direzione ormai intrapresa da tutto il mondo dell’automotive.

automobilisti italiani elettrico concessionaria Foto di  VGstockstudio

I desideri di chi vuole cambiare auto

Sono stati più di 21.404 gli utenti che hanno risposto al sondaggio su quale tipo di modello di auto le persone acquisterebbero in una fase di transizione del mercato delle quattro ruote. Utenti che nella maggior parte dei casi sono intenzionati a cambiare vettura nei prossimi mesi e la cui opinione ha restituito un quadro chiaro dei reali orientamenti d’acquisto. Quanto la transizione ambientale influisce nelle scelte? Diesel e benzina sono realmente prossimi al pensionamento? Le auto elettriche rappresentano già il presente o nell’immaginario collettivo si diffonderanno solo nel futuro?

Auto ibride preferite, elettriche al palo

Tante le domande alle quali questa ricerca – con un campione così ampio – trova risposte. La preferenza sulla motorizzazione ricade sulle auto ibride (9.595 risposte, 44,8%) che hanno ormai strappato il primato ai carburanti tradizionali che si piazzano al secondo posto (7.100 risposte, 32,2%). Un divario, dopo il sorpasso che si è consumato negli ultimi mesi, che si fa sempre più ampio a favore dei modelli più rispettosi dell’ambiente. A completare il quadro le auto completamente elettriche che si fermano al terzo gradino del podio (4.709 risposte, 22%). Un risultato quest’ultimo che comunque deve far riflettere vista la quota di mercato di vetture 100% elettriche ferme al 4,3% della quota di mercato. Una disparità fra intenzioni e acquisto reale causata molto probabilmente dalla carenza di infrastrutture per la ricarica.

automobilisti italiani elettrico fiat 500

La sorpresa diesel

Sappiamo che ci sono differenti tipi di auto ibrida attualmente disponibili sul mercato: mild-hybrid, full hybrid, plug-in. Fra le persone che sarebbero interessate a comprare questi modelli a sorpresa il 42,4% preferirebbe una full hybrid, il 40,9% una ibrida plug-in e solo il 16,6% una mild hybrid. Per quel che riguarda i carburanti tradizionali spicca il primo posto con il 49,8% del diesel, seguito dal 36,3% conquistato dalle auto a benzina e dal 13,9% delle vetture che utilizzano il GPL o il metano.

Prezzo, affidabilità e rispetto dell’ambiente per scegliere l’auto nuova

Cosa spinge le persone a propendere per una soluzione piuttosto che per l’altra? Fra chi non si fida ancora di acquistare un veicolo elettrico il 36,3% vede il prezzo come principale ostacolo per scegliere questa opzione. Al secondo posto c’è la preoccupazione per l’affidabilità delle vetture (32%) e al terzo la mancanza di un numero adeguato di colonnine per la ricarica (31,7%). Fra chi sceglie l’auto elettrica invece la motivazione più importante è la voglia di fare una scelta ecologica, dichiarata da più della metà delle persone che hanno partecipato al sondaggio (51,7%). Secondo gradino del podio occupato dalla convinzione che queste auto rappresentino il futuro (31,5%), mentre al terzo posto la certezza che arriveranno infrastrutture di ricarica adeguate in tempi celeri (16,8%).

I problemi? Incertezza normativa e mancanza d’infrastrutture

É il prezzo in ogni caso a fare la differenza più grande. Per il 57% degli intervistati è l’aspetto dirimente. Non solo. Maggiore è l’attenzione verso i costi, minori sono le probabilità che si propenda per una scelta che guardi all’elettrico. Un dato da tenere in debita considerazione vista la direzione netta che hanno preso tutte le case automobilistiche per i prossimi anni, spinte alla transizione dalle istituzioni. Il 33% degli intervistati ha iniziato a prendere in considerazione fra le motivazioni legate alla scelta dell’auto nuova l’impatto ambientale. Solo il 10% guarda al valore del tempo della vettura, forse, conclude l’articolo di Repubblica Motori in cui si presentano i risultati di questo sondaggio, a motivo delle continue innovazioni tecnologiche e dell’incertezza normativa. Non sarebbe ora che le istituzioni si facessero carico anche di queste questioni?

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