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L’AutoClassica di scena a Milano

24 Novembre 2017

Fra poche ore inizia una nuova edizione di AutoClassica, un appuntamento imperdibile non solo per gli amanti delle auto d’epoca, ma per tutti gli appassionati del settore automotive. Abbiamo intervistato il presidente Andrea Martini

Un salone per un mercato in continua crescita. Basti pensare che il rendimento delle auto d’epoca negli ultimi dieci anni ha fatto registrare un ritorno economico che si è avvicinato al 500% di quanto investito, il doppio di quanto fatto nello stesso arco temporale dall’oro, e paragonabile solo alla crescita del vino e delle monete antiche. La settima edizione di AutoClassica si svolgerà a Milano nel prossimo week end – dal 24 al 26 novembre – in Fiera a Rho. L’edizione del 2016 si è chiusa con numeri importanti: 60.232 visitatori e un incremento del 18% rispetto all’edizione di marzo dello stesso anno. A poche ore dall’apertura al pubblico abbiamo intervistato il presidente Andrea Martini, provando con lui a fare il punto della situazione.

AutoClassica Milano Alfa

La sesta edizione di AutoClassica si è conclusa con un boom di partecipanti. Quali sono le aspettative per questa settima edizione? Quali le novità?

Ovviamente speriamo di confermare il trend di crescita che abbiamo sperimentato in questi anni. Se per quel che riguarda i visitatori scopriremo come va fra poche ore, possiamo già esprimere soddisfazione per l’incremento degli espositori: saranno presenti 2000 auto d’epoca, per un valore stimato complessivo di oltre 150 milioni di euro, con un padiglione dedicato alle 150 aziende che si occupano di ricambi.

Per quel che riguarda le novità, siamo orgogliosi di essere l’unico salone europeo dedicato alle vetture storiche che ospiterà il dipartimento Ferrari Classiche in occasione del settantesimo anniversario della casa di Maranello, dove, oltre all’area espositiva che riprodurrà l’officina di Maranello, sarà presente una zona per il rilascio di Attestati e Certificazioni.

Il vostro è un punto di vista d’eccezione sul mondo dell’automotive. Secondo lei come sta cambiando il mercato? Quali sono le priorità oggi che riguardano la scelta dell’auto?

È un dato di fatto che il mercato sta cambiando, ed è vero anche dal punto di vista di chi si occupa di un settore di nicchia come quello delle auto d’epoca. Il profilo di chi investe in un settore come questo può essere rappresentato da diverse sfaccettature. C’è chi lo fa per passione e per amore di un particolare tipo di vettura – disinteressato a una possibile rivalutazione economica dell’auto e interessato al solo possesso – e chi si approccia a questo mondo con un approccio più imprenditoriale. Per chi investe nell’ultimo periodo si sono aperti scenari nuovi, che vanno al di là del collezionismo. Basti pensare alla nascita di fondi d’investimento pensati proprio per operare nel settore delle auto storiche.

AutoClassica Milano panoramica

AutoClassica ospita sempre numerosi marchi, italiani e stranieri. FCA sarà presente con la sua divisione Heritage. Ci può dare qualche anticipazione sui modelli più prestigiosi che sarà possibile vedere?

FCA Heritage ha deciso di portare il suo lato più “selvaggio” per questa settima edizione del nostro salone. L’esposizione a cura della sezione auto d’epoca della casa automobilistica torinese si chiamerà “Epic Journeys” e saranno presenti alcuni modelli storici entrati nel mito, insieme ad altri che stanno provando a scrivere la storia: il primo SUV di casa Alfa Romeo, la Stelvio, e due 500: la 60esimoanniversario, svelata proprio a Ginevra 2017, e la 500 Overland che ha affiancato i mezzi Iveco per l’undicesima edizione del celebre programma televisivo. Si potranno ammirare modelli come la Fiat Campagnola Alger – Le Cap del 1951 – che batté il record di velocità della traversata dell’Africa, da Città del Capo ad Algeri, tutt’oggi imbattuto – o la 131 Diesel Abarth London – Sidney del 1977, preparata dai tecnici della casa dello scorpione per il Raid Londra – Sidney durato 45 giorni. E ancora la Lancia Delta Integrale Safari che nel 1988 Miki Biason portò a vincere il Rally Safari e la Alfa Romeo Giulietta T.I. (Turismo Internazionale) del 1957 che 60 anni dopo, nel 2007, ha completato i 16 mila chilometri che separano Pechino da Parigi.

Una piccola curiosità. Fra i tanti modelli d’epoca, quali sono i suoi tre preferiti?

Non posso raccontarvi i motivi, che sono del tutto personali e legati alla mia storia personale. Ma la mia classifica personale vede al terzo posto la Ferrari 250 GTO, al secondo posto la Ferrari Testarossa e al primo posto la Fiat 128.

AutoClassica Milano circuito