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Volvo e la sicurezza “democratica”

15 Luglio 2019

Con il progetto E.V.A. la casa svedese ha aperto i suoi database (con le statistiche sugli incidenti stradali) affinché l’industria automobilistica possa aumentare le protezioni in caso di urto. Tutto partì sessant’anni fa con l’invenzione della cintura di sicurezza…

Sicurezza è una delle parole d’ordine in casa Volvo. Sicurezza per tutti, per chi guida e sta in auto ma anche per i pedoni e i ciclisti (entrambi “riconosciuti” dal City Safety, il sistema di frenata automatica sviluppato da Volvo). Un impegno che, pur venendo da lontano, non diminuisce e anzi si alimenta grazie anche al progresso tecnologico. E continua ancora oggi con l’ambizioso progetto “democratico” E.V.A. (Equal Vehicle for All) che si basa sul concetto di “sicurezza condivisa” affinché tutte le auto siano ugualmente sicure per tutti gli occupanti.

Volvo Progetto E.V.A.

Volvo pioniera con la cintura a tre punti

Ma per capire il senso di E.V.A. occorre andare indietro nel tempo, esattamente di sessant’anni, nel 1959, quando Volvo, grazie al suo progettista con un passato nell’aeronautica Nils Bohlin, introdusse la cintura di sicurezza a V a tre punti che aveva il pregio di tenere ben ancorato tutto il corpo al sedile, specie in caso di urto. Fu utilizzata per la prima volta nei modelli Volvo Amazon (120) e PV 544 destinati ai mercati scandinavi: Volvo divenne così il primo costruttore a equipaggiare di serie le sue vetture con le cinture di sicurezza. E, quindi, a salvare vite umane. Per capire la portata dell’invenzione basti dire che fu inserita dall’ufficio brevetti tedesco fra le otto che più hanno influito sulle sorti dell’umanità tra il 1885 al 1985. Volvo rese tale brevetto “aperto” affinché tutti i competitor potessero emularlo.

Volvo Progetto E.V.A.

Volvo mette a disposizione il suo know-how

Oggi avviene più o meno la stessa cosa con il progetto E.V.A. (Equal Vehicle for All) attraverso cui Volvo mette a disposizione il suo database ricavato dalle ricerche effettuate negli ultimi cinquant’anni in tema di sicurezza sulle strade. Qualche numero? Dal 1970 a oggi il Volvo Accident Research Team, la squadra creata ad hoc dalla casa svedese, ha raccolto e analizzato i dati di 43mila incidenti che hanno coinvolto 72mila persone; proprio da questa analisi vengono sviluppati i sistemi di sicurezza attualmente montati sulle Volvo. Ora tutto il know-how in possesso di Volvo è stato sintetizzato in un centinaio di raccolte scientifiche che tutti possono scaricare e utilizzare. Per rendere ancora più sicure le strade.

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Volvo Progetto E.V.A.

Volvo e la Vision 2020

O per azzerare la mortalità per incidente a bordo delle auto Volvo. Questo si propone la Vision 2020, che però per raggiungere questo obiettivo non si affida solo alla tecnologia ma insiste anche sulle norme comportamentali di chi è al volante. Ecco i suoi caposaldi:

  • Limitare a 180 Km/h la velocità massima delle Volvo a partire dall’anno prossimo.
  • Grazie a un dispositivo, limitare automaticamente la velocità delle autovetture in prossimità di scuole e ospedali.
  • Attraverso la Care Key, di cui saranno fornite tutte le auto Volvo Model Year 2021, impostare la velocità massima del veicolo prima di farlo utilizzare a guidatori meno esperti.
  • Monitorare la guida e intervenire direttamente in caso di pericolo per distrazioni o guida in condizioni non idonee.

Volvo Progetto E.V.A.

Volvo, un occhio alle donne

Le auto dovrebbero proteggere ogni persona: è un altro dei punti forti del progetto E.V.A., presentato in Italia in primavera al Volvo Studio Milano. E per ogni persona s’intende anche le donne. Mentre i principali crash-test vengono effettuati con un manichino di corporatura media, Volvo sviluppa dispositivi di sicurezza studiati per proteggere tutti con la stessa efficacia, indipendentemente dal sesso o dalla corporatura. Un esempio fra tanti? Le donne, proprio per conformazione fisica, sono maggiormente esposte al colpo di frusta. Volvo, a questo proposito, ha sviluppato il sistema WHIPS (Whiplash Protection System) che unisce un robusto sostegno per la testa a un design che protegge spina dorsale e testa. Funziona (e bene) sia per l’uomo che per la donna.

Volvo Progetto E.V.A.