Cantano e ascoltano musica, ma fanno anche qualcosa di più pericoloso gli italiani, e gli europei in genere, quando sono al volante di un’auto. La nuova moda è quella di scattarsi fotografie con lo smartphone, i cosiddetti “selfie”. Che sono simpatici e divertenti, ma non mentre si guida. Come del resto parlare al telefono, consultare i social network sul tablet oppure, ancora peggio, scrivere messaggini: il grido d’allarme arriva dall’Asaps, l’associazione sostenitori e amici della polizia stradale.
Dati preoccupanti
Già lo scorso dicembre l’associazione aveva rilevato come il 12,4% degli automobilisti nelle ore di punta utilizzasse il cellulare alla guida, con picchi del 16%. Non si ha una stima precisa degli incidenti legati a questo comportamento, ma sono in costante crescita quelli senza una causa apparente. Asaps ha stabilito che scattare un selfie alla guida comporta una distrazione della durata media di 14 secondi, mentre accedere ai social network può deconcentrare per ben 20 secondi. Inoltre, sono sette i secondi durante i quali si distolgono gli occhi dalla strada per comporre un numero di telefono. E in sette secondi, a 50 all’ora, si percorrono quasi 100 metri…
Italiani attaccati al telefonino
Il giornalista Beppe Severgnini sulle colonne del Corriere della Sera ha definito le persone che commettono questi gravi sbagli gli “Autosociali”: un’espressione particolarmente felice e che definisce coloro che mentre guidano controllano Facebook, twittano, scrivono su Whatsapp oppure si fanno foto. Succede soprattutto ai ragazzi, come emerge da un’indagine di Ford Europe che ha intervistato 7mila giovani europei tra i 18 e i 24 anni. Ebbene, uno su quattro ha scattato un “selfie” al volante (il 26% degli italiani) mentre due su quattro hanno ammesso di averlo fatto più volte. Infine, un giovane su quattro controlla i social network mentre guida.
E da un sondaggio condotto da AutoScout24 su 30mila automobilisti europei (Italia, Germania, Belgio, Spagna e Olanda) emergono altri dati preoccupanti: il 34% degli italiani intervistati ha ammesso di usare con una certa frequenza il cellulare senza auricolare o il vivavoce, e il 6% lo fa abitualmente.
Donne canterine in auto
Fortunatamente, esistono anche abitudini poco nocive alla guida. Le svela un sondaggio Direct Line secondo cui il 43% degli automobilisti italiani utilizza una colonna sonora in grado di tenere compagnia e soprattutto far cantare. Solo il 22% cerca note rilassanti e sono soprattutto gli uomini a desiderare tranquillità nell’abitacolo. Le donne, invece, amano cantare: più di una su due urla a squarciagola le sue canzoni preferite.
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