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Parcheggiare a Milano

Parcheggi

In doppia fila e (non sempre) con le quattro frecce. C’è chi risolve così il problema parcheggi a Milano, la città dove ogni automobilista perde di media 52 ore all’anno negli ingorghi. Peccato che il rapporto Traffic Scorecard 2015 presentato nel marzo del 2016 da Inrix – l’azienda leader nelle tecnologie per auto connesse e per l’analisi dei dati sul traffico – non sveli quante di queste ore servano a trovare un posto libero dove lasciare l’auto, ma c’è da scommettere che non siano poche. E per fortuna che a Milano il tasso di motorizzazione è in calo: dal 2008 al 2014 è sceso del 13%, ora si attesta a 515.8 auto ogni mille abitanti.

Parcheggiare a Milano è più facile se hai uno smartphone.

Parcheggi Milano: sfruttare quelli di interscambio

Ideali specie per chi viene da fuori città o abita in periferia. Usate tranquillamente la vostra auto, non avventuratevi nelle vie del centro ma lasciatela in prossimità delle principali linee di trasporto pubblico gestite da Atm: le tariffe sono vantaggiose e i parcheggi molteplici (a questo indirizzo potete consultare l’elenco).

I parcheggi di Milano: i tre colori

Bianco gratuito, blu a pagamento, giallo per i residenti. La triade dei parcheggi a Milano la conoscono un po’ tutti. Il sogno, e non stiamo esagerando, è trovarne libero uno bianco; ogni Comune è obbligato per legge a crearne ma la realtà è che sono pochi, ovviamente sempre occupati e concentrati soprattutto nelle zone periferiche. Ce ne sono in zona Forlanini, viale Sarca, zona Lambrate, via Ripamonti, via Famagosta e nei pressi di alcuni cimiteri. In generale, indipendentemente dal colore, il parametro minimale per i paesi industrializzati è di 1.3 posti per ogni auto in circolazione (Los Angeles ne ha 3.3, Pechino 0.8).

Parcheggi Milano

Parcheggiare a Milano: dove è difficile trovare posto

Scoprire le zone in cui è più complicato trovare un posto a Milano è semplice. Basta vedere dove vengono comminate più multe per divieto di sosta, specie nelle ultime settimane quando la Giunta Sala ha riesumato lo “Street Control” ovvero le telecamere posizionate sul parabrezza dei mezzi della Polizia Locale che “leggono” la targa delle auto posteggiate irregolarmente. Le arterie più colpite sono viale Monza, via Padova e via Vigevano (zona Navigli). Ma l’esperienza ci insegna che nelle zone interne parcheggiare è difficile un po’ ovunque: secondo alcune stime recenti del Comune, il deficit di sosta si aggira intorno alle 40mila unità.

Piano antitraffico: cosa succede ai parcheggi?

L’ultima iniziativa in questo senso dell’amministrazione comunale riguarda il piano antitraffico dell’area C (dove ogni giorno circolano 90mila auto) che prevede meno strisce blu e più parcheggi per moto (ne circolano 30mila d’inverno e fino a 70mila d’estate) che al termine dell’operazione saranno 3mila in più di quelli attuali, insufficienti visto che il 65% dei motociclisti (stima del Comune) posteggia il proprio mezzo in modo irregolare.

Ma Milano è la città più eco-mobile d’Italia

Nonostante questo, Milano è la città italiana regina della mobilità sostenibile. Lo rivela il decimo rapporto di Euromobility “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città” presentato pochi giorni fa. Il capoluogo lombardo vince proprio grazie ai parcheggi (è quarto in Italia per quelli a pagamento, 120 ogni mille auto, e decimo per quelli di interscambio, 25), per l’offerta di trasporto pubblico e per una elevata percentuale di veicoli a basso impatto. Seconda classificata Parma, terza Torino. Le altre lombarde: sesta Brescia, 16sima Bergamo, 42esima Monza.

Traffico Milano