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Bollo auto. Tutte le novità in arrivo nel 2018

29 Settembre 2017

Classi di inquinamento, lotta all’evasione e persino alcune ipotesi sostitutive: la tassa degli automobilisti nei prossimi mesi subirà alcune modifiche. Proviamo a fare chiarezza

Ci avviciniamo all’ultimo trimestre dell’anno e si avvicina la discussione in Parlamento sulla Legge di Stabilità, che – sembrerebbe – porterà con sé alcune novità per quel che riguarda il bollo auto. Nulla di certo, ancora, ma ci sarebbero al vaglio diverse possibilità. Vediamole insieme.

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Novità bollo auto: dalla potenza alla classe d’inquinamento

Sarebbe allo studio del Ministero dello Sviluppo Economico – su richiesta della Commissione Ambiente del Senato – un bollo auto progressivo che penalizzerebbe le vetture più inquinanti. Si passerebbe quindi dal calcolo del bollo in funzione della potenza del motore – i cavalli fiscali – alla classe d’inquinamento cui il veicolo appartiene. Si tratta di un percorso avviato già nel 2017 e che ha come obiettivo l’inserimento di alcuni indicatori connessi alla sostenibilità ambientale nelle considerazioni economiche legate alla manovra finanziaria dello Stato.

Novità bollo auto: penalizzate le Euro3?

Secondo l’annuario statistico ACI relativo all’anno 2016, le auto Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 rappresentano ancora il 45% del parco auto complessivo nel nostro Paese. Basta questo dato per capire che si tratta di un’iniziativa che, senza un sistema d’incentivi legati alla rottamazione (per ora esclusi per il loro costo elevato per la casse dello Stato), andrebbe a impattare significativamente su molte famiglie proprietarie di auto con qualche anno di servizio alle spalle.

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Novità bollo auto: altre soprese in arrivo?

Se quella del pagamento in base alla quantità d’inquinanti prodotta dall’automobile sembra essere la strada più accreditata, si è anche ventilata l’ipotesi di una riforma più radicale. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe allo studio l’abolizione dell’odiato bollo auto, sostituito dalla Tassa di Circolazione Autoveicoli (TCA), che andrebbe pagata in base ai chilometri effettivi percorsi dal veicolo. Se vi state domandando come si calcolerà, la risposta si trova nell’obbligo per tutti i veicoli – valido dal 2018 e contenuto nel ddl Concorrenza approvato da qualche mese – di montare la scatola nera. Sarà quello lo strumento utilizzato per calcolare il tragitto percorso.

Novità bollo auto: lotta all’evasione

Sono state inoltre approvate di recente nuove norme per combattere l’evasione del pagamento del bollo auto. Nel momento in cui si porterà l’auto a fare la revisione, si procederà contestualmente a una verifica dell’avvenuto pagamento del bollo: in caso di mancato pagamento, non si potrà procedere alla revisione dell’auto finché non sia regolarizzata la situazione fiscale. Inoltre, a partire dall’1 luglio 2018, il libretto di circolazione e il certificato di proprietà saranno sostituiti dal certificato unico; questo passaggio renderà molto più facile l’applicazione di una norma già prevista dal Codice della Strada, che prevede la radiazione automatica dal Pubblico Registro Automobilistico se non viene pagato il bollo per tre anni consecutivi.

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