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Mahindra, la guida autonoma è già realtà

09 Ottobre 2017

In uno dei settori in cui è leader mondiale, quello dell’agricoltura, la casa indiana si distingue presentando il primo trattore a guida autonoma: si programma anche da remoto e senza il contadino ai comandi ara i campi (e tanto altro). Secondo la multinazionale aumenterà la produttività mondiale.

Le auto a guida autonoma? Già superate (nonostante non siano ancora in circolazione libera). C’è infatti chi va già oltre quello che per tutti è il futuro della mobilità automobilistica. È Mahindra, la multinazionale indiana che opera in più settori fra cui quello dell’agricoltura, che nei giorni scorsi ha presentato il concetto di guida autonoma applicato ai trattori. Mahindra è leader in India nei veicoli industriali e si sta espandendo a macchia d’olio anche in Europa (si presentò nel 2016 a Bologna a Eima International) e nel mondo: lo dimostra nei giorni scorsi l’acquisizione di Erkunt Traktor Sanayii, quarto maggiore produttore turco di trattori agricoli.

TRATTORE

Il trattore Mahindra fa da sé

Ma come funziona questo trattore a guida autonoma? Semplicissimo. Può essere programmato a distanza ed eseguire compiti specifici nei campi. In questo caso i problemi di sicurezza sono ridotti al minimo rispetto a quelli delle normali auto che implicano numerosi test a cui le principali case automobilistiche stanno sottoponendo i loro prototipi. Non c’è il traffico delle città ma ampie distese su cui il trattore può agire come un robot. Secondo Mahindra siamo di fronte a una rivoluzione nel processo di meccanizzazione dell’agricoltura mondiale che comporterà un aumento della produttività e della produzione nell’ottica delle crescenti esigenze in campo alimentare. Il progetto è stato portato avanti grazie alla tecnologia DiGiSENSE, interesserà i trattori da 20 a 100 CV e arriverà sui mercati all’inizio del 2018.

Mahindra Trattore

A che punto è la guida autonoma?

Piccola parentesi: a che punto è il processo della guida autonoma? È tornato recentemente sull’argomento l’amministratore di FCA Sergio Marchionne quantificando in una decina di anni il tempo che servirà ad arrivare al livello cinque (massimo) di guida autonoma, ovvero con il controllo dell’auto affidato all’auto stessa. Quindi c’è ancora spazio per convincere gli italiani che, nel rapporto “Automotive Disruption Radar” – realizzato dalla società di consulenza Roland Berger e pubblicato pochi giorni fa – si sono dimostrati i più scettici sull’utilità proprio della guida autonoma. Secondo lo studio, che ha coinvolto undici Paesi e 11mila intervistati, i più fiduciosi al riguardo sono risultati i popoli orientali.

Cam guida autonoma

Mahindra è anche automobili

La casa indiana (che a settembre ha venduto 53.663 veicoli, il 16% in più rispetto al 2016) ha svelato la sua gamma per il mercato europeo la scorsa primavera al salone di Barcellona. Spiccava la Mahindra KUV 100, l’auto nuova che sarà messa in commercio nelle prossime settimane. Si tratta di un crossover di piccole dimensioni (368 cm) ideale per un utilizzo nel traffico cittadino. In Spagna i visitatori del salone di Barcellona hanno potuto ammirare anche altri due modelli recentemente aggiornati: il pick up Goa e la versione W10 – già da qualche mese nelle concessionarie – della XUV500, il prodotto di punta di Mahindra.

Kuv 100

Mahindra-Ford: contatto

A suggello della volontà di Mahindra di allargare i propri orizzonti c’è l’accordo tra la casa automobilistica indiana e Ford per suggellare un’alleanza strategica che porti vantaggi reciproci: da una parte per rafforzare la presenza di Ford sul mercato indiano (il quinto nel mondo), dall’altra per favorire l’espansione di Mahindra nei cosiddetti paesi emergenti. Per Ford non è il classico salto nel vuoto perché la casa americana è già presente dal 1995 in India, dove ha tre stabilimenti produttivi e dà lavoro a 14mila persone.