Il 4 luglio è una data speciale in casa Fiat. Proprio quel giorno, nel 1957, è stata lanciata sul mercato la Fiat 500, un’auto che ha fatto la storia anche nella sua nuova versione, non a caso presentata il 4 luglio di 50 anni dopo, nel 2007: in 11 anni sono oltre due milioni le vetture vendute, comprese anche le ultime versioni 500X e 500L. Niente male. Quello che non tutti sanno, però, è che c’è un altro 4 luglio da segnare sul calendario per i fan della casa torinese: quel giorno di sessant’anni fa, nel 1958, la Fiat ha lanciato la prima serie speciale della 500, la “mitica” 500 Jolly Spiaggina che oggi, a distanza di sei decenni, torna in auge grazie all’hub creativo Garage Italia di Lapo Elkann e l’atelier Pininfarina.
Fiat 500 Spiaggina, ce ne sono solo 1.958
L’esclusiva Fiat 500 Spiaggina ’58 è un autentico gioiellino creato in edizione limitata e ordinabile presso la concessionaria Mocauto proprio dallo scorso 4 luglio. Gli appassionati e gli interessati all’acquisto facciano in fretta: 500 Spiaggina è stata realizzata – come tutte le serie speciali – in poche unità, esattamente 1.958 proprio in onore del suo anno di nascita. «È il nostro regalo a 500 per il suo compleanno e per i 60 anni della “spiaggina”, una vera “macchina del tempo”» ha detto Luca Napolitano, Head of EMEA Fiat & Abarth brand. In questa operazione, creativa, originale e rigorosamente made in Italy c’è l’evidente zampino di Lapo Elkann, che ha commentato: «Sono fiero di quanto abbiamo fatto. E sono orgoglioso di averlo fatto in Italia, con aziende Italiane che promuovono il nostro amato paese in tutto il mondo».
Fiat 500 Spiaggina, un passo indietro
Sessant’anni fa, nel 1958, la 500 Jolly Spiaggina era una delle automobili più “cool”, come diremmo oggi, in circolazione. Era uno degli simboli della “Dolce Vita” dell’epoca e non era raro vederla sfrecciare – magari sulle note di “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, canzone uscita proprio quell’anno – in molte località esclusive, una su tutte Capri. Non a caso era l’auto dei vip, l’auto che piaceva alle persone di un certo ceto sociale. L’armatore Aristotele Onassis la imbarcava sui suoi lussuosi yacht per averla sempre a portata di mano, e c’è anche chi la utilizzava come golf-car: non aveva porte e montava una tendina che offriva riparo dal sole. Equipaggiata con il bicilindrico raffreddato ad aria da 22 CV di potenza, la 500 Jolly raggiungeva una velocità massima di 105 km/h. A elaborarla fu la Carrozzeria torinese Ghia.
Fiat 500 Spiaggina, l’auto per il mare
Ora è un’auto spensierata e giovane, costruita sulla base della 500C e con tutti i propulsori in dotazione alla gamma. Ma è l’esterno che la rende unica nel suo genere, a partire dai colori estivi, l’Azzurro Volare e il Bianco perla. È disponibile esclusivamente in versione cabriolet e, grazie ai tecnici di Pininfarina, lo spazio posteriore solitamente riservato ai passeggeri è stato trasformato per ospitare tutto l’occorrente per una gita al mare (tra cui anche un vero e proprio “doccino”). Gli interni richiamano gli yacht di lusso, ad esempio nell’uso del sughero dogato per il rivestimento del pianale di carico e la panchetta rivestita in pelle che sostituisce i due sedili anteriori. Poi le finiture cromate e gli inediti cerchi in lega Fiat 500 Vintage 1957.
Fiat 500, sei “speciale”…
Dal 2007 a oggi sono oltre trenta le serie speciali prodotte tra i modelli Fiat e Abarth. Spiaggina detiene un record particolare: è la prima serie speciale della 500 nonché, fino a oggi, l’ultima. Tra le serie speciali più recenti, c’è la 500 Collezione, preceduta dalle edizioni speciali con le quali lo scorso anno Fiat 500 ha festeggiato i suoi primi sessant’anni: Fiat 500 Anniversario anch’essa ispirata agli anni della “Dolce Vita”. Nel dicembre del 2017 era stata la volta della famiglia Fiat 500 Mirror arricchita con le più recenti innovazioni tecnologiche. E poi come non ricordare il “Blu sera”, colore storico del cantiere navale di Sarnico, della Fiat 500 Riva “Tender to Paris” che nel 2016 ha celebrato il connubio tra l’industria automobilistica e quella navale.
