La nostra concessionaria cerca da sempre di sostenere progetti per aiutare le persone in difficoltà. Per questo prosegue la collaborazione con la ONG che si batte per la salute delle popolazioni africane
Il nostro lavoro è vendere auto. Da sempre, però, proviamo a farlo rivolgendo un’attenzione particolare ai nostri clienti, cercando di comprendere le loro esigenze e i loro desideri con passione, competenza e trasparenza. Vogliamo che chi entra nei nostri saloni si senta messo al centro, perché pensiamo che siano le persone a dare valore all’ambiente che li circonda.
Foto di africa924
Mocauto e Amref
È con questo stesso spirito che ci siamo sempre impegnati a sostenere progetti benefici.
Lo abbiamo fatto in passato contribuendo alla ricostruzione nelle regioni italiane colpite dal terremoto, e lo facciamo ancora sostenendo l’azione di Amref, la più grande organizzazione sanitaria senza scopo di lucro che opera nel continente africano.
Amref. Qualche numero
Amref – onlus indipendente, apartitica e aconfessionale, che svolge attività di cooperazione allo sviluppo per promuovere il diritto alla salute delle popolazioni svantaggiate – opera da sessantadue anni in Africa e ha all’attivo 170 progetti attualmente operativi, che, nel solo 2017, hanno portato benefici alla vita di nove milioni di persone. Amref ha costruito in Africa più di quattromila pozzi per garantire il più ampio accesso all’acqua potabile. Kenya, Etiopia, Uganda, Sud Sudan e Mozambico sono i Paesi in cui si sviluppa l’azione di Amref, che investe una parte del suo lavoro anche qui, in Italia.
Foto di africa924
Mocauto per l’Africa
Grazie alla scelta che abbiamo fatto lo scorso Natale Mocauto è diventata una delle “Aziende per l’Africa”, il club delle società e delle imprese impegnate con Amref a garantire un futuro di salute e autodeterminazione per il popolo africano. Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione in linea con i nostri valori; il nostro intento non è “fare politica” (se non in senso ampio, laddove è politico tutto ciò che riguarda la collettività), ma fare del bene dove possiamo farlo, insieme ai nostri dipendenti, che ringraziamo per aver condiviso e sostenuto questa scelta.
