La Lombardia è la regione italiana con più siti Unesco sul suo territorio, sono ben undici. Se non li avete ancora visitati questa potrebbe essere l’occasione buona. Tante meraviglie a pochi minuti di macchina da dove abitiamo.
Abbiamo iniziato qualche giorno fa il nostro tour virtuale fra le meraviglie lombarde riconosciute come patrimonio dell’umanità dall’Unesco, presentando le mura veneziane di Bergamo, il Cenacolo di Leonardo, l’arte rupestre in Val Camonica, il villaggio industriale di Crespi d’Adda e i Sacri Monti. Proseguiamo il nostro percorso con gli ultimi cinque siti, con una sorpresa finale per quel che riguarda l’undicesimo.
Siti Unesco in Lombardia: la Ferrovia Retica del Bernina
È dal 2008 che le rotaie che vanno da Tirano a Saint Moritz – collegando la Valtellina e l’Engadina, l’Italia e la Svizzera – sono state riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. È la strada che percorre il noto “Trenino Rosso del Bernina”, un capolavoro dell’ingegneria che consente al treno di superare altimetrie importanti senza l’ausilio della cremagliera, inerpicandosi naturalmente in mezzo a un paesaggio che toglie il fiato.
Siti Unesco in Lombardia: Monte San Giorgio
Se avete voglia di fare un salto indietro nel tempo di 200 milioni di anni questo è il luogo che fa per voi. Scoperto nella prima metà del 1800, è uno fra i più importanti giacimenti fossiliferi del mondo per quel che riguarda il periodo del Triassico Medio. Si possono apprezzare nei luoghi e nei musei presenti sul territorio varesino molti vertebrati marini, pesci e rettili, alcuni dei quali raggiungevano anche la lunghezza di sei metri. Dal 2010 Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Siti Unesco in Lombardia: siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino
Si tratta di un sito transnazionale che conta centoundici insediamenti preistorici che risalenti fino al 5000 a.C., diciannove dei quali si trovano in Italia, dieci dei quali si possono apprezzare in Lombardia. Mentre sul Lago di Varese si possono trovare le strutture più antiche dell’intero complesso, sul Lago di Garda si possono apprezzare questi villaggi preistorici per la loro concentrazione in uno spazio relativamente piccolo.
Siti Unesco in Lombardia: i Longobardi in Italia
La presenza dei Longobardi in Italia, nel tardo Medioevo, ha lasciato tracce significative anche dal punto di vista artistico e architettonico. Due di queste si trovano nella nostra regione: il complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia a Brescia e il castrum a Castelseprio, un avamposto romano trasformato in un luogo di preghiera dove si possono apprezzare il convento di Torba, la chiesa di S. Maria Foris Portas e i ruderi del santuario di Giovanni Evangelista.
Siti Unesco in Lombardia: Mantova e Sabbioneta
Due città che hanno in comune un passato di territori dominati dai Gonzaga, premiate con il riconoscimento Unesco grazie al modo con cui sono state progettate, tipico del periodo rinascimentale. Se a Mantova si può apprezzare una pianta irregolare tipica di una città nella quale risiedeva la corte che si è rinnovata nel tempo, Sabbioneta è stata eretta proprio in quel periodo storico, con una pianta regolare frutto del sogno umanistico tipico dell’epoca.
Siti Unesco in Lombardia: il saper fare liutario cremonese
L’Unesco oltre a riconoscere siti materiali ha provveduto a stilare una lista dei beni immateriali che fanno parte del Patrimonio Culturale dell’Umanità. Dal 2012 l’arte del saper fare liutario cremonese – una tradizione iniziata nel lontano 1500 che ha avuto il suo esponente più famoso in Antonio Stradivari – ha ottenuto questo importante riconoscimento, in un territorio dove sono attive ancora più di 150 botteghe liutarie, la Scuola Internazionale di Liuteria e il famoso Museo del Violino.
Ti sei perso la prima parte di questo articolo? Ecco gli altri 5 siti Unesco in Lombardia.
