Milano cresce, non si ferma e pensa al suo futuro. Ecco il progetto che ha vinto il concorso per uno degli ambiti di trasformazione più importanti della nostra città: lo Scalo Farini.
Riuscite a immaginare quanto possa essere ampia un’area che misura 404.000 metri quadri? Pensate a cinquantacinque campi di calcio posizionati uno di fianco all’altro e otterrete l’ampiezza dello Scalo Farini, uno dei luoghi che caratterizzeranno la Milano del futuro e che nei prossimi anni subirà una vera e propria metamorfosi: da scalo ferroviario semi abbandonato a nuovo cuore pulsante della città. Scopriamo insieme cosa potrebbe accadere.
Scalo Farini: dove siamo
L’area si colloca al confine fra il Municipio 8 e il 9, compresa fra il cavalcavia Bacula e il Ponte di via Farini, tagliata in due dai binari della ferrovia. L’area più interessante per quel che riguarderà lo sviluppo urbanistico della città è quella compresa fra i binari, via Valtellina e via dell’Aprica, incastrata fra i quartieri Isola, Garibaldi-Repubblica, Dergano e Bovisa.
Scalo Farini: il progetto vincitore
Nel 2017 è stato sottoscritto da Comune di Milano e Ferrovie l’Accordo di programma sugli Scali ferroviari. Nei mesi successivi è stato indetto un concorso internazionale con l’obiettivo d’individuare il progetto in grado di ridisegnare il profilo di queste aree: lo scorso aprile, dopo attente valutazioni, è stato proclamato vincitore lo studio olandese OMA con il progetto denominato “Agenti Climatici”. Ma cosa c’entra l’ambiente con gli Scali Ferroviari?
Agenti Climatici: in arrivo una città più verde?
Nell’introduzione alla presentazione del progetto si legge che: “La valuta più pregiata non è più il mattone – il costruito – bensì le condizioni ambientali e climatiche che le nostre città sapranno offrire e assicurare ai propri cittadini”. Per questo il progetto mette al centro un grande bosco lineare che dovrebbe essere in grado di raffreddare i venti caldi provenienti da sud-ovest e di depurare l’aria dalle particelle più tossiche. Un parco in grado di creare un corridoio verde da Repubblica a Expo lungo quarantotto ettari, in grado di riconnettere Cenisio e Farini.
Nuove piazze, nuovi insediamenti
Sono sei i centri di socialità individuati nel masterplan per lo Scalo Farini:
- la Città dei bambini, con una grande fontana d’acqua in cui poter giocare e rinfrescarsi.
- la Porta Ovest, ingresso verde al Parco dotato di panchine per godersi l’ombra.
- il Tappeto verde, un grande prato a disposizione di tutti.
- la Piazza del mercato, che ospiterà funzioni commerciali ed eventi.
- il Reservoir, un’area che dovrebbe ospitare una sorta di laghetto.
- il Foyer urbano, l’ingresso all’area che sarà edificata maggiormente.
Brera sbarcherà allo Scalo Farini
Il riutilizzo delle strutture ancora esistenti dello scalo Farini garantirà l’insediamento di diverse nuove funzioni. La più prestigiosa fra queste è indubbiamente l’arrivo dell’Accademia di Brera, accompagnata dalla creazione di quello che viene definito “Ponte delle arti” dove gli studenti potranno esporre e creare le loro opere. Ci sarà spazio anche per una start-up green, un centro sportivo e uno musicale, una casa delle associazioni e una biblioteca multimediale.
Scalo Farini: le nuove costruzioni
Per quel che riguarda i nuovi insediamenti abitativi il progetto prevede diverse possibilità, partendo da un interessante studio di quello che viene definito “blocco Milano”. Il progetto identifica le aree e a partire da queste descrive diverse caratteristiche urbanistiche ricorrenti della città varianti che tengono conto dell’andamento del mercato immobiliare e del necessario mix funzionale che ogni nuovo quartiere è necessario che abbia. Negli anni che ci separano dall’inizio dei cantieri sono previsti diversi utilizzi temporanei dell’area, così che i milanesi possano cominciare a viverla. Non resta che aspettare l’inizio dei cantieri. Umarell avvisati.
