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Patente B: come cambia l’esame di guida nel 2017.

Con una circolare datata 22 marzo, lunga ben ventidue pagine, il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti ha chiarito le modalità con cui si dovranno svolgere gli esami della Patente B.

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Obiettivo: diminuire la discrezionalità

Se per l’esame di teoria è stato il 2013 l’anno della svolta, con l’introduzione delle nuove norme disposte dall’Unione Europea e 800 nuovi quesiti, il 2017 rappresenta un anno di cambiamento per quel che concerne l’esame di guida pratica.

La circolare emanata dal dipartimento per i trasporti ha l’obiettivo di provare ad azzerare la discrezionalità del giudizio degli esaminatori, chiarendo la corretta esecuzione delle manovre principali per superare l’esame e ottenere la patente. Sembrerebbe quindi che non servirà più a nulla tentare una battuta brillante o vestirsi con abiti attillati per imbonire l’esaminatore o l’esaminatrice. D’altra parte non dovrebbero più influire nemmeno gli umori di chi è chiamato a giudicare se potremo o meno entrare nel variegato mondo degli automobilisti.

Il testo individua le tre fasi nel quale la prova dovrà essere articolata.

Fase 1: controllo

La prima, in cui viene verificata la capacità del conducente di prepararsi a una guida sicura: si va dalla corretta regolazione del sedile alla posizione degli specchietti, passando per il controllo dei livelli dei liquidi e degli pneumatici.

Fase 2: le manovre

Vengono esplicitate quattro tipologie di manovra, fra queste il candidato dovrà effettuarne almeno due nel corso dell’esame; una delle due deve essere a effettuata a marcia indietro:

  1. marcia indietro in linea retta o con svolta a destra o a sinistra, mantenendosi nella corretta corsia;
  2. inversione (ricorrendo sia alla marcia avanti sia alla marcia indietro);
  3. parcheggio (allineato, a pettine dritto o obliquo; marcia avanti o indietro; in piano o in pendenza);
  4. frenata di precisione rispetto a un punto di arresto predeterminato;

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Foto di Nicolò Bertaccini

Fase 3: il comportamento nel traffico

È innanzitutto prescritto il tempo minimo: venticinque minuti da passare guidando in strada. Sono indicate le manovre che dovranno essere effettuate nel corso dell’esame, individuandone quattro considerate particolari e maggiormente complesse: retromarcia, inversione di marcia, manovre di parcheggio, transito nelle rotatorie.

La valutazione del candidato

Ci sono delle cose che non bisogna fare assolutamente se si vuole ottenere quel rettangolo di plastica rosa che ci consente di guidare in autonomia. Almeno è quanto emerge continuando a scorrere il testo della circolare, che ribadisce l’immediata bocciatura in caso siano violate le norme del Codice della strada che prevedono la sospensione della patente.

Se invece saranno violate norme che comportano sanzioni diverse si potrà ripetere la manovra una sola volta prima di vedersi chiusa la strada per il tanto agognato risultato.

Anche gli esaminatori a scuola

L’ultima parte del testo è dedicata agli esaminatori. Per loro è ora di tornare a scuola. A maggio, infatti, partiranno i corsi di formazione organizzati dal Ministero dei Trasporti, con l’obiettivo di uniformare il giudizio su tutto il territorio. Vengono poi indicati in otto punti i comportamenti da tenere. Per esempio, se l’esaminatore non ha il cartellino identificativo dovreste farglielo notare. Con queste nuove regole anche se dovesse indisporsi si rischia molto meno!

Foto di Lino M

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