La Giunta del Comune di Milano ha approvato la riforma delle tariffe ATM che ora passerà all’esame del Consiglio Comunale. Tante le novità (e le polemiche)
È giusto aumentare il prezzo del biglietto a fronte dell’aumento dei costi di gestione e di una nuova mappa che favorisce i comuni dell’hinterland? È questa la domanda che molti milanesi si stanno facendo nelle ore in cui il Comune ha varato il nuovo piano tariffario per il trasporto pubblico locale. Analizziamo insieme le principali novità che entreranno in vigore a partire dal prossimo 15 luglio, se il voto del Consiglio sarà favorevole.
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Nuove tariffe ATM. Arriva l’aumento del biglietto
La novità più eclatante è sicuramente l’aumento del biglietto urbano semplice, che passa da 1,50 € a 2 €. Una proposta che ha scatenato numerose polemiche politiche e qualche perplessità fra i cittadini del capoluogo lombardo. Il carnet da dieci corse arriverà a 18€, il ticket giornaliero passerà dagli attuali 4,50€ a 7€ e il settimanale costerà 17€. Diversamente da quanto accaduto nel 2011 però, quando il biglietto passò da 1€ a 1,50€, stavolta l’aumento è accompagnato da una semplificazione dei titoli di viaggio che agevoleranno soprattutto i cittadini dei Comuni della Provincia.
Nuove tariffe ATM. Un nuovo sistema integrato
Quante volte per andare in Fiera a Rho, piuttosto che a Sesto san Giovanni o a San Donato, avete rischiato la multa perché non avevate il biglietto corretto? Il nuovo biglietto da 2 € garantirà la possibilità di utilizzarlo anche nei Comuni cosiddetti di “prima fascia”. Dovrebbe inoltre essere previsto l’utilizzo anche nel passante e – finalmente – sarà introdotta la timbratura multipla in metropolitana. Il costo dell’abbonamento annuale resterà invariato – oggi costa 330 € – ed è prevista la possibilità di poterlo rateizzare. L’intento è agevolare i pendolari concentrando gli aumenti su chi utilizza saltuariamente i mezzi. Le novità però non finiscono qui.
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Le nuove agevolazioni per i giovani…
Fra le notizie più positive c’è l’introduzione della totale gratuità del trasporto pubblico locale per i ragazzi e le ragazze fino ai 14 anni. Una vera e propria rivoluzione che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbe abituare le nuove generazioni all’utilizzo di metro, tram e bus. Resta invariato anche il prezzo degli abbonamenti per gli under 27 e vengono estese le agevolazioni fino ai 30 anni per chi ha un Isee inferiore ai 28 mila euro. Per gli abbonati under 27 arriva anche la riduzione dell’abbonamento bikeMI che passa dagli attuali 29 € a 12 €.
…e per gli anziani
Il nuovo assetto tariffario prevede l’abbonamento gratuito per tutti gli over 65 che abbiano Isee inferiore ai 16 mila euro, mentre costerà 200 euro per chi ha un reddito compreso fra i 16 mila e i 28 mila euro. Arriva anche il nuovo “Senior off peak”, che garantirà agli over 65 la possibilità di utilizzare i mezzi pubblici di superficie non più a partire dalle 9.30, ma dall’inizio del servizio. Viene introdotto un abbonamento annuale a 50 euro per persone con Isee inferiore ai 6mila euro, per persone disoccupate con Isee inferiore ai 16mila euro e per persone detenute in permesso lavorativo esterno al luogo di detenzione.
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