Foto BadSoull
Gli italiani, uomini o donne che siano, sono tra i più “creativi” quando si parla di guida in auto: al volante, infatti, ne combinano di tutti i colori. Ma quali sono i vizi più ricorrenti degli automobilisti nel nostro Paese?
Un Paese ad alta velocità
Cominciamo con un evergreen, una di quelle infrazioni che si commettono senza nemmeno accorgersene più: il superamento del limite di velocità. Secondo un’indagine svolta dall’istituto di ricerca TNS Italia, si tratterebbe dell’infrazione più comune, commessa dal 56% dei patentati, in particolare dal 61% degli uomini e dal 49% delle donne.
Foto That-Hartford-Guy
Guida in auto con lo smartphone
Si aggiudica il podio in seconda posizione una violazione tutta recente, nata con il progredire della tecnologia: la guida in auto con il cellulare. Secondo l’Asaps, Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, la media nazionale di uso è del 12,4%, con una concentrazione maggiore a Torino e a Palermo. Ottimizzare i tempi dedicati agli spostamenti, senso di onnipotenza o semplicemente amore per l’adrenalina e le sfide: i maggiori trasgressori sono i giovani, specie la fascia d’età che va dai 18 ai 34 anni. (leggi anche il nostro articolo sull’uso dello smartphone in automobile).
Adulti poco attenti
Tra le contravvenzioni più diffuse, inoltre, ci sono anche la mancata distanza di sicurezza (35%), il passaggio con il semaforo rosso e le cinture di sicurezza non allacciate (31%). E di quest’ultima trasgressione, ciò che sorprende di più dai dati emersi dalla ricerca TNS è che sono soprattutto i più grandi a non rispettare le disposizioni imposte dalla legge.
Foto stepaganini
Infrazioni creative
Oltre alle violazioni più gravi esiste poi una serie di comportamenti che anima ogni giorno il traffico sulle strade: prendere le curve senza inserire la freccia direzionale, il cambio repentino di corsia, specie in prossimità dei semafori su incroci particolarmente affollati, sostare in doppia fila per tempi indefiniti o imboccare le rotatorie senza un ordine preciso. Ma in fondo si sa: gli italiani sono il popolo creativo per eccellenza. Anche nelle infrazioni.
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