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Auto e donne, un altro punto di vista

Donne al volante

Le donne al volante si arrabbiano di più, ma sono sicuramente meno distratte rispetto agli uomini. E, a differenza di questi ultimi, non utilizzano la loro automobile come arma di seduzione. Luoghi comuni o dati di fatto suffragati da ricerche? In attesa di capirlo, da tutto il mondo arrivano studi diversi che esplorano il rapporto tra donne e motori.

L’auto serve alle donne per districarsi nel traffico…

Leggendo qua e là tra i vari sondaggi condotti nel mondo femminile per indagare sulle preferenze in fatto di auto, si scopre che la scelta del modello preferito dal gentil sesso risponde prima di tutto a esigenze di comodità e meno di estetica. Insomma, per una donna l’auto non servirebbe a fare colpo, come ad esempio un bel vestito, bensì a districarsi agilmente nel traffico e parcheggiare con facilità, al supermercato o fuori da scuola nelle ore di punta. Secondo un sondaggio del sito specializzato PanoramAuto, Fiat 500 e Lancia Y (quest’ultima l’auto al femminile per eccellenza) sono i modelli che le donne vorrebbero sempre avere a disposizione in garage. L’auto piace piccola e compatta.

Donne in auto

…e se passa un bell’uomo non si distraggono

Curiose invece sono le differenti reazioni tra uomini e donne al volante sempre in tema di attenzioni verso l’altro sesso. Lo certifica la singolare indagine condotta dalla società di assicurazioni britannica Sheilas’ Wheels secondo cui il 29% degli uomini alla guida si distrae se nota una ragazza in minigonna passeggiare per strada. Lo stesso accade solo al 3% delle donne al volante se nelle vicinanze passa un bell’uomo. Meno distratte ma più arrabbiate: lo rivela un recente studio italiano della mUp Research che quantifica in 51 milioni i litigi stradali, che vedono protagoniste più le donne che gli uomini (63% contro il 61%). Capita anche a loro di dimenticare le buone maniere quando sono al volante…

I saloni e il binomio donne-motori

Abbiamo detto che le donne non utilizzano l’auto come strumento di seduzione e di bellezza. Ma se giriamo per i più importanti saloni internazionali, non possiamo non notare come, per lanciare le auto nuove in esposizione, vengano regolarmente utilizzate bellissime modelle come testimonial per attirare l’attenzione dei visitatori. L’esaltazione dell’accoppiata donne-motori, insomma, un binomio che va da Francoforte a Ginevra, passando per il salone di Parigi fino a Detroit, e che sembra ribaltare l’atteggiamento “maschile” nei confronti dell’auto: non è l’automobile a essere usata dalle donne come strumento di seduzione, ma è la bellezza femminile a esaltare l’automobile.

Donne-motori

Foto: Praiwun Thungsarn