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Abarth e il sound delle marmitte

04 Giugno 2020

Sordo e pieno, aggressivo e inconfondibile: quando passa per strada una Abarth tutti riconoscono il suo “ruggito”. La prima marmitta arrivò in commercio settant’anni fa, oggi si chiama “Record Monza Attivo”

Abarth non è solo auto potenti e un Team Corse con un palmares da 10 record del mondo, 133 record internazionali e più di 10mila vittorie su pista. Tutto partì da una marmitta, la Marmitta Abarth, presentata settant’anni fa al 32esimo Salone di Torino e progenitrice delle attuali “Record Monza” e “Record Monza Attivo” che spingono i più recenti modelli della gamma.

Abarth

 

Abarth, la magia del kit di trasformazione

Abarth nasce nel 1949. Carlo Abarth fonda la casa automobilistica per permettere a Guido Scagliarini di partecipare alle gare a bordo di una 204 A. Già comincia a delinearsi un legame con Fiat che si consoliderà nel tempo, visto che la prima autovettura di Abarth deriva dalla 1100. Nel 1950 Tazio Nuvolari vince la sua ultima corsa (la Palermo-Monte Pellegrino) proprio a bordo di una Abarth e il 1950 è anche l’anno che segna l’inizio del commercio delle marmitte di Abarth, il pezzo forte dei cosiddetti kit di trasformazione che resero grande il marchio in Italia e nel mondo. Economici ma assai efficaci, i kit contenevano, in mezzo a pistoni, molle e carburatori speciali, l’impianto di scarico che poi era quello che faceva la differenza e caratterizzava il rumore tipico delle Abarth, sordo e pieno.

Abarth

Abarth, il commercio delle marmitte

Si comincia dai 50 pezzi realizzati per la Fiat Topolino, una commissione che spalanca la strada al rapporto con Fiat che evolverà nel tempo fino ai giorni nostri. Monteranno marmitte Abarth quasi tutti i modelli Fiat fino alla 500, l’auto di cui Carlo Abarth si innamora e che trasforma nella 595 destinata a trionfare su tutti i circuiti mondiali. I numeri si moltiplicano: nel 1956 si supera quota 100mila pezzi l’anno; nel 1962 si tocca il picco con 257mila marmitte prodotte da 375 operai, di cui 2 su 3 destinate all’estero. La produzione prosegue fino agli anni Settanta per passare poi in secondo piano dopo l’ingresso del marchio nel mondo Fiat. Dal 2008 la produzione è ripartita con il lancio della nuova Abarth 595.

Tutte le promozioni Abarth disponibili in Mocauto.

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Abarth, le marmitte di ultima generazione

La marmitta del 2009 si chiama “Record Monza”: un nome scelto per celebrare il record ottenuto proprio da Carlo Abarth nel 1965 quando, sullo storico circuito brianzolo, conquistò il primato di accelerazione sul quarto di miglio. Si racconta che per entrare nell’abitacolo della sua Fiat Abarth “1000 monoposto record” fosse dimagrito di 30 kg grazie a una dieta a base di mele. Il “Record Monza” utilizza la tecnologia Dual Mode con quattro terminali di scarico. Nel 2011 è la volta del kit “Record Modena”: cambiano il sound, più potente e aggressivo, e il design più sportivo. Oggi i modelli 595 Competizione, 595 Pista e 695 70° anniversario montano il sistema di scarico “Record Monza Attivo” che rispetto al precedente permette al pilota di aprire la valvola di scarico tramite il tasto Sport.

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Abarth, un segno di vicinanza dai fan

Sono tantissimi gli amanti di Abarth sparsi per l’Italia e l’Europa. C’è grande senso d’appartenenza tra i 114mila fan, suddivisi in 83 club, che fanno parte della community “Scorpionship” che ogni anno si ritrova per i frequentatissimi raduni (500 all’anno) a bordo delle loro autovetture. L’emergenza Covid-19 quest’anno ha frenato la possibilità di ritrovarsi, ma non la voglia di dimostrare tutto l’attaccamento verso lo Scorpione. È nata così l’idea del Virtual Tour Abarth in cui s’invitavano i membri della community a postare foto di raduni passati. Risultati? Ottimi: in poco più di un mese i contenuti sono stati visualizzati quasi 3 milioni di volte e ci sono state quasi 100mila interazioni.

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