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Una legge per lanciare le auto elettriche

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Invogliare gli italiani a entrare in concessionaria e prenotare un’auto elettrica? Ci prova la politica, attraverso una proposta di legge presentata nei giorni scorsi dalla Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e supportata dall’Uri, l’Unione Radiotaxi Italiani, e dall’associazione FareAmbiente, movimento ecologista tra i primi in Italia a “spingere” per la mobilità elettrica.

Auto elettriche: che cosa propone la legge?

Alla base del progetto legislativo per lanciare il mercato dell’auto elettrica ci sono tre punti principali:

  • un robusto abbattimento dell’aliquota IVA che, per l’acquisto dell’auto elettrica, passerebbe dal 22% al 4%;
  • uno sgravio sull’imposta d’acquisto. Sgravio del 100% nell’anno successivo all’approvazione della legge e del 90% nel secondo anno, con una riduzione annuale del 10% per i 5 anni successivi;
  • un miglioramento delle infrastrutture di supporto come le stazioni di ricarica rapida.

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Italia fanalino di coda

D’altronde, nel nostro Paese serve una svolta. In Italia nel 2014 sono sì aumentate le vendite di auto nuove elettriche, ma non agli stessi ritmi del resto d’Europa. Secondo l’Avere-France, la filiale francese dell’associazione europea per l’auto ibrida e a emissioni zero, la Norvegia è il Paese che registra il maggior numero di auto elettriche immatricolate nel 2014, con 18.649 unità (una ogni 7.7 auto), seguita dalla Francia con 15.046. La Germania ha raggiunto quota 8mila circa, e l’Italia? Siamo poco sopra al migliaio, anche se fanno ben sperare i primi dati del 2015: nei primi quattro mesi le vendite hanno registrato un +147,9% rispetto al 2014 (676 auto).