La “piccola” svedese ha saputo ritagliarsi una bella fetta di mercato e nel 2012 è stata la prima auto di serie nel mondo a equipaggiarsi con airbag esterno. Perché la sicurezza, in Volvo, viene prima di tutto
Volvo V40 è la berlina che ha le sembianze di una station-wagon. La distribuzione dei volumi, con il cofano basso e lo sbalzo dell’asse posteriore, la rendono simile a una familiare, ma familiare non è, anche se al suo interno può starci una famiglia di cinque persone. Siamo ancora alla prima generazione di un’auto che ha riscosso fin dall’inizio un enorme successo sui mercati mondiali: lanciata nel 2012 al salone di Ginevra, ancora nel 2016 era il modello di Volvo più venduto in Europa e il secondo a livello globale. Sempre nel Vecchio Continente è da sempre considerata una delle grandi competitor della Golf.
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Volvo V40, un’auto da primato
Nel 2012 Volvo V40 passò agli onori delle cronache dei magazine automobilistici per essere stata la prima auto di serie a dotarsi della tecnologia Pedestrian Airbag, a dimostrazione di quanto già allora la sicurezza fosse in cima ai pensieri degli ingegneri svedesi. In questo caso stiamo parlando di un airbag esterno che non protegge chi sta a bordo bensì pedoni e ciclisti in caso di contatto, entrando in funzione attraverso sette sensori posizionati nel paraurti anteriore: quando avviene l’urto l’estremità posteriore del cofano si sgancia e si solleva grazie all’airbag che entra in funzione per attutire l’impatto. E, magari, salvare una vita.
Volvo V40, sicurezza in primis
La presenza del Pedestrian Airbag fu probabilmente uno dei fattori a influire positivamente sulle valutazioni dei test EuroNCAP. Nel 2012 Volvo V40 ottenne le cinque stelle al crash test dell’ente indipendente che valuta il grado di sicurezza delle auto nuove; a propiziare questo risultato fu l’ottima percentuale (98%) ottenuta nella prova di protezione degli adulti che si trovano all’interno dell’auto. Sì, perché già sei anni fa Volvo V40 poteva vantare un pacchetto sicurezza di tutto rispetto che includeva, fra gli altri, uno dei primi sistemi all’avanguardia di “antitamponamento”, meglio conosciuto oggi come City Safety, fiore all’occhiello di Volvo: l’auto frena automaticamente se il veicolo davanti rallenta o si ferma oppure se l’auto si avvicina troppo rapidamente a quella che la precede.
Volvo V40, il martello di Thor
Volvo V40 nel 2012 “sostituì” due modelli che uscirono dalla produzione della casa svedese, la S40 e la V50. Quattro anni dopo, nel 2016 e sempre al salone di Ginevra, fu presentato il primo restyling. E se la carrozzeria non registrò particolari modifiche, fu la fornitura dei motori a subire un sostanziale rinnovamento (entrò in scena il quattro cilindri Drive-E). Ma un particolare saltò all’occhio rispetto alla precedente versione, ed era impossibile non notarlo già al PalExpo: i nuovi fari a led anteriori con il disegno a martello di Thor, il dio del tuono scandinavo. Un look più accattivante, ispirato a quello della Serie 90.
I mercati premiano Volvo Cars
Intanto Volvo Cars incassa solo riscontri positivi dai mercati europei e mondiali. Un segnale inequivocabile che il nuovo corso “cinese” stia rispondendo alle (grandi) attese degli automobilisti. Ottobre si è chiuso con un +11.8%. Nei primi dieci mesi dell’anno la vendita di 526.062 veicoli equivale a una crescita del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In Europa si sale del 12.2% con gli ordinativi di XC60 (l’auto più venduta a livello globale) e XC40 che procedono a gonfie vele. In Italia settembre è stato il mese delle consegne (+39%): 1.921 italiani hanno preso possesso della loro Volvo. L’obiettivo è quello di toccare quota 20mila auto a dicembre.
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