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Smart Road, le strade italiane diventano intelligenti

21 Luglio 2020

Le prime strade intelligenti europee saranno realizzate proprio nel nostro Paese. Un primato di cui essere orgogliosi e che proietta l’Italia nel futuro della mobilità.

Le Smart Road da progetti futuribili e fantascientifici stanno diventando sempre più una realtà consolidata, anche in Italia. Dopo la sperimentazione di FCA a Torino arrivano grandi novità per quel che riguarda Anas (Azienda nazionale autonoma delle strade).

smart road italiaFoto di Potus

Cos’è la Smart Road?

Si tratta di una strada in grado di comunicare con i veicoli e connetterli tra loro, fornendo informazioni in tempo reale. Infrastrutture che, attraverso l’intelligenza artificiale, si trasformano in ecosistemi capaci di gestire direttamente il traffico, suggerire itinerari alternativi, intervenire sulla riduzione della velocità dei veicoli, organizzare la sosta, fornire interventi tempestivi in caso di emergenza con l’obiettivo di azzerare gli incidenti stradali. Una mobilità futuristica su cui però si stanno facendo importanti passi avanti. Quali? Scopriamoli insieme.

Anas in campo per le Smart Road

Tremila chilometri di strade italiane diventeranno smart road entro il 2030. È questo l’ambizioso progetto portato avanti da Anas – dal 2018 entrata sotto il controllo del gruppo Ferrovie dello Stato – con un investimento stimato di un miliardo di euro. La prima fase dovrebbe concludersi entro il 2024 con una spesa complessiva pari a 250 milioni di euro, cifra raggiunta grazie ai contributi europei. Il primo intervento è stato quello in fase di realizzazione sulla A91 Roma-Fiumicino, dove sarà a disposizione degli utenti un servizio wifi molto potente. Entro la fine del 2020 dovrebbe concludersi il tratto che arriva a Cortina – con vista sui Mondiali di sci del 2021 e le Olimpiadi del 2026 – mentre a seguire arriveranno le infrastrutture sulla A2, la famigerata Salerno-Reggio Calabria.

Il progetto Green Island

Nell’ambito del progetto di Anas c’è la realizzazione di specifiche aree che avranno il compito di produrre energia elettrica rinnovabile, posizionate circa ogni 30 chilometri e capaci di alimentare l’intero sistema. Nelle green island sarà possibile innanzitutto ricaricare le auto elettriche tramite le apposite colonnine ma soprattutto lì saranno collocati pali capaci di contenere tutta la tecnologia necessaria per garantire il funzionamento della smart road, dalla fibra ottica alle telecamere.

Per una volta primi in Europa

È Luigi Carrarini, Responsabile Unità Infrastrutturazione tecnologica della Direzione Operation e Coordinamento territoriale di Anas SpA, a raccontare in una lunga intervista come mai le prime smart road europee saranno realizzate in Italia.

“Qualche anno fa l’idea della smart road era considerata un po’ folle, ma la nostra azienda ha saputo ascoltare le proposte innovative (…) La prima idea di smart road era avere sulle strade un sistema di comunicazione di emergenza non soltanto in mano alle reti commerciali, un sistema che, per esempio, potesse essere usato con la Protezione civile (..) Nell’aprile 2018 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il Decreto Smart Road che ha dato il via alle strade intelligenti. Anas, che aveva già qualche anno di vantaggio nelle riflessioni sulla smart road, è partita concretamente con il suo progetto”.

smart roadFoto di metamorworks