Le revisioni saranno effettuate in modo più scrupoloso grazie al nuovo certificato che sarà obbligatoriamente rilasciato dalle officine, mantenendo i costi inalterati.
Non arrivano solo cattive notizie da Strasburgo e Bruxelles. Grazie a una direttiva europea recepita dal governo italiano nel 2017, cambiano le modalità con cui saranno effettuate le revisioni. Ecco le principali novità da sapere.
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Revisione auto: arrivano le pagelle per i veicoli
La novità più significativa riguarda l’obbligo per i centri autorizzati di stilare al termine della revisione una scheda, una pagella in cui saranno valutate le prestazioni del veicolo e la sua efficienza. Inoltre – per combattere i furbetti del contatore – sarà rilevato il totale effettivo dei chilometri percorsi. Il tentativo è quello di scoraggiare chi ancora oggi, nonostante sia a tutti gli effetti una truffa, prova a manipolare il conta chilometri.
Sarà inoltre possibile, per evitare sorprese, visitare il Portale dell’Automobilista. Sul sito gestito dal Ministero dei Trasporti già oggi si può verificare lo stato delle revisioni di un veicolo semplicemente inserendo la targa. Nei prossimi mesi sarà inoltre disponibile l’informazione sul chilometraggio al quale ogni revisione è stata effettuata.
Revisione auto: le altre novità
Le modifiche alla normativa non riguardano però solo il conteggio dei chilometri percorsi dai veicoli. All’automobilista dovrà essere messo a disposizione l’elenco dei test sostenuti dal veicolo nel corso della revisione. Il centro autorizzato sarà inoltre tenuto a esprimere una valutazione sullo stato dell’automobile, indicando, laddove fosse necessario, le criticità emerse nel corso dei controlli, classificandole in lievi, gravi o pericolose. In questo modo è garantita maggiore trasparenza e maggior consapevolezza da parte del proprietario del mezzo.
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Revisioni auto: tempi e costi rimangono inalterati
Per una volta il portafoglio non è toccato da queste novità. Le tariffe della revisione per il momento restano le stesse: 45 euro presso gli uffici della motorizzazione civile, 66,88 euro nei centri autorizzati. Non cambiano nemmeno le tempistiche. Il veicolo va portato a fare il primo check a quattro anni dall’immatricolazione. Dopo il primo controllo si prosegue con cadenza biennale. C’è un altro piccolo passo in avanti nei confronti degli automobilisti più smemorati, contenuto in questa riforma: sul tagliando adesivo applicato sulla carta di circolazione in seguito alla revisione sarà indicata anche la data per l’appuntamento successivo. Un buon modo per non farsi trovare impreparati e per evitare le sanzioni che oscillano fra i 169 e i 680 euro.
Revisione auto: anche le officine devono aggiornarsi
Queste normative hanno come obiettivo – nell’ottica di una equiparazione a livello europeo – di uniformare le prove che le vetture dovranno sostenere. I controlli delle apparecchiature utilizzati per i test e le omologazioni saranno effettuati direttamente dal Ministero. Nel caso fossero trovate inadempienze da parte del personale delle officine o strumenti che violano gli standard previsti si potrà incorrere nel ritiro della licenza. Per questo è fondamentale rivolgersi sempre a professionisti.
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