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Quando Alfa Romeo indossa l’uniforme dei carabinieri

31 Maggio 2021

Al servizio del Paese Alfa Romeo si è distinta per aver fornito negli ultimi settant’anni i suoi modelli più veloci all’Arma dei Carabinieri. L’ultimo è la Giulia Radiomobile, ma prima di lei c’è tutta una storia da raccontare…

Alfa Romeo firma le gazzelle dell’Arma dei Carabinieri dal secondo Dopoguerra. Servivano (e servono) auto veloci e resistenti, adatte al controllo del territorio e la casa automobilistica italiana si è sempre dimostrata all’altezza fornendo alle Forze dell’Ordine modelli che oggi possono essere ammirati al museo di Arese nella sezione “Alfa Romeo in divisa”. Oppure ancora sulle strade come la Giulia Radiomobile 2.0 turbo 200 CV consegnata nei giorni scorsi negli spazi del Centro Stile.

Alfa Romeo diventa… “Matta”

La guerra è finita da poco, l’Italia versa in condizioni disastrate, strade incluse. Serve quindi un’auto off-road 4X4 che soppianti le Jeep Willys lasciate dagli americani. Dalle linee del Portello escono 120 esemplari della “cosiddetta” Matta. Ma è con la 1900 che nasce ufficialmente la gazzella dei carabinieri (e sarà anche in dotazione alla Polizia). Un’automobile significativa per Alfa Romeo perché fu la prima con guida a sinistra e con potenza 80 cavalli ma soprattutto la prima prodotta in catena di montaggio, un procedimento che consentì un risparmio di tempi e di costi. Avrà un successo commerciale notevole.

Ecco la prima Giulia negli anni ‘60

Negli anni Sessanta si apre l’epopea della Giulia che venne impiegata dall’Arma dal 1963 al 1968 (ma alcune rimasero in servizio fino ai primi anni Settanta) e che montava i primi apparecchi radiotelefonici collegati alle Centrali Operative. È un periodo molto particolare per l’Italia, la criminalità sale di livello e tra le nuove esigenze delle Forze dell’Ordine c’è la necessità di disporre di auto ancora più performanti. Le Alfa Romeo Giulia dei Carabinieri sono del modello “TI”, con motore da 1.570 cc e 92 CV con cambio 5 marce e una velocità massima di 175 Km/h. Nel 1965 entra in scena la Giulia Super con motore da 98 CV. Sommando le due versioni, Alfa Romeo ne fornì almeno 3.500 alla Benemerita. Erano verde kaki, per il blu che tutti conosciamo bisogna ancora aspettare qualche anno.

L’Alfetta si fa blu

Bisogna aspettare la mitica Alfetta per l’elegante livrea blu e la scritta bianca. Alcune Giulia ancora abili e arruolabili, pare, furono addirittura riverniciate. Siamo nel 1972, all’inizio c’è un po’ di titubanza ma le caratteristiche e le prestazioni dell’Alfetta finiranno per conquistare tutti. Ne circoleranno circa 2mila sulle strade italiane e i più attenti noteranno che i lampeggianti sul tetto saranno due e non più uno solo. Era l’auto dei Carabinieri, ma anche quella preferita dai malviventi. Oltre a essere di gamma piuttosto elevata, destinata all’alta borghesia: costava oltre due milioni di lire.

Alfa Romeo dà i numeri

Poi è stato il turno delle Alfa contrassegnate dai numeri. Dopo l’Alfetta indossa l’uniforme dei Carabinieri la 90 e poi la 75. Negli anni ’90 è il turno dell’Alfa Romeo 155, poi tocca alla 156, un modello di svolta essendo la prima a essere allestita in maniera specifica per l’Arma: fa il suo esordio il divisorio fra i posti anteriori e quelli posteriori e sulla portiera c’è anche il logo con la gazzella disegnata dentro. Fu fornita ai militari in 2mila unità. Anche la nuova Alfa 159 rappresenta un punto di svolta perché è la prima gazzella turbodiesel della storia; monta il 2.4 JTDM 20v da 200 CV che la spinge fino ai 228 orari.

Una Quadrifoglio per l’Arma

Il forte legame tra l’Alfa Romeo e i Carabinieri si consolida nel 2016 quando viene consegnata la Nuova Giulia Quadrifoglio. Un “missile” da 510 cavalli che assicura prestazioni straordinarie: velocità massima di 307 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 3,9 secondi e una coppia massima di 600 Nm. Non è un caso che i due modelli a disposizione sono stati utilizzati per interventi speciali su Roma e Milano quali il trasporto di organi o sangue e per le scorte istituzionali.