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Formula E a Roma (e il Mahindra Racing c’è)

26 Marzo 2018

Il campionato sarà in scena nella Capitale nel weekend del 14 aprile, su un circuito cittadino presentato lo scorso ottobre. E tra i protagonisti ci sarà anche la divisione sportiva della casa indiana

Era il 2016 quando Mahindra prese la decisione di partecipare al campionato mondiale di Formula E, rivolto solo a monoposto con motorizzazioni elettriche. Un passaggio quasi inevitabile per la casa automobilistica indiana, da tempo impegnata nello sviluppo di soluzioni elettriche (anche grazie a un forte contributo italiano). E mentre Mahindra occupa la seconda posizione sia nel campionato piloti che in quello costruttori, il circus si prepara a sbarcare a Roma.

Formula E Mahindra Racing Milano

Formula E. Cos’è?

La FIA – Federazione Internazionale dell’Automobile – ha lanciato nel 2012 l’idea di un campionato dedicato esclusivamente a veicoli con motorizzazioni elettriche (la “E” nel nome non lascia spazio a dubbi). Il primo campionato di Formula E, dopo un iter durato due anni, ha preso il via nel settembre del 2014. Inizialmente le vetture avevano le stesse motorizzazioni, il costruttore era quindi solo uno; il successo del campionato ha spinto in seguito diverse case automobilistiche a intraprendere questa avventura.

Formula E. Le gare

È importante sottolineare che le auto devono sottostare a uno specifico regolamento, come per la più famosa Formula 1: le monoposto non possono essere più lunghe di 5 metri, più larghe di 1 metro e 80, più alte di un metro e 25. La potenza massima del motore in qualifica è di 200 KW, pari a 272 CV, quella in gara a 180 KW, l’equivalente di 245 CV.

Nel campionato 2017-2018 i team partecipanti sono 10, ognuno dei quali formato da due piloti che hanno a disposizione due vetture a testa. A metà gara infatti i piloti sono costretti a tornare i box per sostituire l’auto a causa della tenuta ancora troppo breve delle batterie elettriche. Si prevede che dal prossimo campionato, grazie allo sviluppo della tecnologia, ci saranno batterie in grado di performare per tutta la durata della corsa.



La Formula E sbarca a Roma

Annunciato lo scorso ottobre, l’EPrix di Roma misura 2,7 chilometri ed è il settimo appuntamento del mondiale (la dodicesima gara, quella conclusiva, avrà luogo a Brooklyn). Una new entry per la Formula E che porta così il circus delle vetture elettriche nella Capitale, nelle ampie strade di uno dei suoi quartieri più famosi, l’EUR. Sono stati già venduti i 12 mila biglietti disponibili per assistere all’evento dal vivo, la cornice di pubblico sarà quella delle grandi occasioni e gli spalti allestiti saranno tutti pieni. Ci sarà inevitabilmente qualche inconveniente legato alla viabilità, ma il Comune in questi giorni sta provvedendo a informare i cittadini (https://romamobilita.it/it). Se ve lo state chiedendo (con un po’ di malizia): le strade del Gran Premio sono state riasfaltate. Non ci saranno buche sul percorso.

Formula E. Mahindra protagonista

Proprio uno dei marchi di casa Mocauto, Mahindra, è tra i protagonisti del campionato di Formula E. La casa automobilistica indiana è uno dei pochi costruttori a correre con un motore elettrico sviluppato in house, grazie alla collaborazione fra i due reparti Mahindra Racing e Mahindra Electric, che prevedono nei prossimi anni di produrre una vettura elettrica compatta a prezzi accessibili. I due piloti sono Felx Rosenqvist e una vecchia conoscenza della Formula 1, Nick Heidfeld. Attualmente il team è secondo nel campionato costruttori e Rosenqvist occupa la seconda posizione nel mondiale piloti.

Formula E. Tanta Italia nel successo di Mahindra

La casa automobilistica indiana riceve un supporto fondamentale dalla collaborazione nata nel 2016 con un famoso marchio italiano, Magneti Marelli. L’azienda milanese infatti fornisce al reparto corse di Mahindra il motore e l’inverter. Il motore è in grado di produrre i 200 KW previsti dal regolamento in un tempo equivalente a 10 millisecondi. Il dato sicuramente più interessante riguarda tuttavia l’efficienza: la percentuale di energia prodotta dai propulsori ed effettivamente utilizzata arriva a percentuali che sfiorano il 98%, contro il 30% dei motori a combustione delle auto che utilizziamo quotidianamente e il 50% delle monoposto di Formula 1 dotate di power unit ibride. Numeri importanti che descrivono bene l’investimento in sviluppo della tecnologia elettrica che la casa automobilistica indiana sta portando avanti.

Formula E Team Mahindra Milano

Foto di Mahindra Racing