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Jeep 80° Anniversario, nacque in tempo di guerra

23 Marzo 2021

Sai perché si chiama Jeep? Iniziamo un viaggio alle origini dello storico marchio americano di fuoristrada. La sua genesi è indissolubilmente legata alle esigenze belliche dell’esercito che necessitava di veicoli leggeri ed efficaci su tutti i terreni.

Buon compleanno Jeep. Il celebre marchio americano di veicoli fuoristrada nel 2021 compie ottant’anni. Festeggia anche in concessionaria con un’edizione speciale “80° Anniversario” – declinata su Renegade, Compass, Wrangler e Gladiator – e annunciando una serie di eventi che, si spera, si possano tenere in presenza con l’arrivo della stagione calda. A voler essere pignoli in realtà l’ottantesimo di Jeep dovrebbe cadere nel 2030. Scopriamo il perché rievocando la storia…

Jeep 80° Anniversario, il bando di gara

Jeep nacque per esigenze prettamente belliche; se non ci fossero stati i due conflitti mondiali probabilmente non sarebbe esistita. Facciamo un salto indietro fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, dove gli Stati Uniti ebbero sì un ruolo marginale e ritardato, ma già guardavano al futuro, valutando la possibilità da parte dell’esercito di avere a disposizione veicoli leggeri adatti agli spostamenti su tutti i terreni, anche quelli più impervi. Allo scoppio della Seconda il Governo accelerò le cose e nel 1940 pubblicò un bando di gara per mettere in breve tempo a disposizione delle Forze Armate un fuoristrada di taglia medio-piccola, leggero (sotto i 590 Kg), 4X4 e, ovviamente, agile. Come andò a finire?

Jeep 80° anniversario, alla fine la spunta la Willys

Che il primo bando finì a vuoto perché le tre competitor (American-Bantam, Willys-Overland Motor Company e Ford) non furono in grado di rispettare il limite di peso. L’anno successivo furono presentati nuovi mezzi e il migliore risultò il Quad della Willys Overland. Che prima diventò MA e poi, definitivamente, Willys MB, giudicato da tutti il primo esemplare di Jeep, come del resto fu ribattezzato dai soldati. Costava 739 dollari a esemplare ed era equipaggiato con un motore 4 cilindri 2,2 litri da poco più di 50 Cv. Ne furono costruiti oltre 600mila entro la fine delle ostilità di cui una parte anche con licenza Ford (il modello GPW). Ma solo nel 1950 alla Willys fu permesso di utilizzare, anche dopo una battaglia legale, universalmente e ufficialmente il nome Jeep. Ma perché proprio Jeep?

Jeep, l’origine del nome

Quando si parla delle origini dei nomi delle autovetture non sempre c’è una versione ufficiale, da tutti riconosciuta come quella autentica. E anche Jeep non sfugge a questa tradizione. Sono almeno quattro le ipotesi sul tavolo. Nel gergo militare dell’epoca “jeep” era la recluta, la matricola e siccome la Willys MB era una novità nelle fila militari i soldati avrebbero iniziato a chiamarla così. Poi c’è una seconda teoria, per alcuni la più accreditata, secondo cui il nome sia un adattamento in pronuncia delle lettere “G” e “P”, acronimo di General Purpose ovvero di veicolo di uso pubblico. Oppure che derivasse dal curioso personaggio introdotto nella serie di cartoni animati Popeye allora in voga, Eugene the Jeep. O infine fosse uno slang utilizzato dai lavoratori dell’Oklahoma. E a voi quale opzione piace di più?

Jeep 80° anniversario, la serie speciale

Per ogni compleanno che si rispetti c’è una edizione speciale. Non poteva sottrarsi Jeep lanciando nelle concessionarie italiane la gamma celebrativa “80° Anniversario” declinata sui modelli Renegade, Compass, Wrangler e Gladiator. Cosa li accomuna? A livello di design il badge “80th”, i sedili rivestiti in tessuto a rombi o in pelle nera, i particolari neri lucidi negli interni; la targhetta con logo su sedili e tappetini e i cerchi in lega esclusivi. Sono dotati di motorizzazioni termiche e ibride plug-in e tecnologia all’avanguardia come il touchscreen da 8,4 a 10,1 pollici. E ovviamente il 4X4, marchio di fabbrica di Jeep dal 1941…