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Sulle strade dello sviluppo

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Foto Jan Photography

Ami guidare? Allora ci sono buone notizie per te: saranno sempre di più le strade su cui mettere alla prova la tua passione. Entro il 2050 infatti, come rivela la rivista Nature, saranno costruiti più di 25 milioni di chilometri di nuove strade in tutto il mondo. Una colata di cemento così lunga che potrebbe circondare oltre 600 volte la Terra. Uno spreco? Uno sforzo inutile? Un disastro per l’ambiente? Non sembra proprio, almeno secondo uno studio recente.

Studio mondiale

Un gruppo di geologi della James Cook University, in Australia, ha infatti condotto una ricerca, durata circa due anni, a cui hanno aderito anche colleghi dei prestigiosi atenei di Harvard, Cambridge, Melbourne, Minnesota e altre università mondiali. Obiettivo del lavoro, in estrema sintesi: capire come passare da un’espansione stradale caotica e non pianificata a un attento studio delle aree che necessitano davvero di nuove strade. Perché di nuove strade, in effetti, c’è bisogno. Ma non ovunque.

McCay Savage

Foto McCay Savage

L’agricoltura al centro di tutto

Il pool di scienziati sostiene, infatti, che nuove vie di comunicazione, in determinate aree, potrebbero favorire lo sviluppo o il miglioramento dell’agricoltura, un settore fondamentale per far fronte alla crescita della domanda alimentare nel mondo. Nuove strade, ad esempio, sarebbero benvenute in alcune zone dell’Europa orientale, dell’Asia (India e Pakistan), dell’America Latina (Brasile) e negli Stati Uniti centrali e in Messico, perché consentirebbero agli agricoltori di far viaggiare con molta più facilità i loro prodotti, mentre creerebbero gravi scompensi ambientali in zone come la foresta amazzonica, il Sudest asiatico, il Madagascar e, in generale, ovunque ci sia un ecosistema da proteggere come la foresta pluviale o la savana.

DavidBall

Foto David Ball

Auto nuova, auto usata o auto Km 0: con quale percorrere le strade?

Come si è giunti a questa conclusione? Il metodo utilizzato dagli studiosi è interessante: hanno prima identificato le aree del mondo importanti dal punto di vista ecologico e quelle in cui una nuova strada avrebbe potuto dare un impulso all’agricoltura. Successivamente hanno trasferito queste considerazioni su due mappe: in una sono state evidenziate in verde le aree con un ecosistema rilevante, nell’altra il rosso ha messo in evidenza le aree agricole che potevano beneficiare di uno sviluppo. Una volta sovrapposte le mappe, ecco la conclusione: la preponderanza di verde indica un maggior valore ambientale (niente nuove strade, quindi), mentre quella di rosso un maggior beneficio socioeconomico (sì alle strade). Semplice, no?
In attesa di capire dove saranno costruiti i nuovi 25 milioni di chilometri di strade, si può iniziare a scegliere l’auto con cui percorrerli: auto nuova, auto usata o auto Km 0? Vi aspettiamo nelle concessionarie Mocauto Group per deciderlo insieme a voi!

ps. Hai già scoperto perché chi compra in Mocauto inquina meno?