Una ricerca condotta da un gruppo di scienziati rivela come la ricetta migliore per combattere l’inquinamento non sia la conduzione di una crociata contro gli automobilisti.
È un finale a sorpresa quello che conclude la ricerca condotto da centro studi Rse – Ricerca Sistema Energetico riguardo le strategie migliori per combattere l’inquinamento nell’area milanese.
Smog Milano. Un problema senza soluzione?
Si discute ormai da anni del problema dello smog nell’area metropolitana milanese, una delle zone più inquinate d’Europa. Anche di recente la Comunità Europea ha richiamato l’Italia a tutelare maggiormente la salute dei suoi cittadini programmando nuovi interventi. Il 30 gennaio il Ministro dell’Ambiente Galletti si è recato a Bruxelles insieme ai colleghi di altri otto Stati per presentare le misure messe in campo, fra le quali rientra l’accordo sul bacino padano firmato nel giugno del 2017, che porterà dall’1 ottobre 2018 – dopo le elezioni – a una limitazione dei Diesel Euro 3.
Smog in Italia. I numeri 2017.
Sempre a fine Gennaio è stato pubblicato da Legambiente il rapporto “Mal’aria 2018”, dossier sullo stato dell’inquinamento atmosferico nel nostro Paese. Sono state 39 le città italiane che l’anno scorso hanno sforato i livelli di Pm10 consentite per legge. È Torino la città che si posiziona sul primo gradino del podio con 112 giorni di superamento dei limiti, seguita a ruota da Cremona con 105 e Alessandria con 103. Milano si ferma al settimo posto con i suoi 97 giorni di sforamento, a fronte dei 35 giorni annui consentiti con una media giornaliera delle polveri sottili superiore a 50 microgrammi/metro cubo. Il quadro della pianura padana resta desolante. Considerando i 36 capoluoghi di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna bene 31 hanno superato il limite annuo stabilito dalla legge. Anche scegliendo come riferimento le grandi metropoli europee – tenendo come riferimento i valori relativi alla concentrazione media annuale del Pm10 – il triste primato delle città più inquinate resta in Italia, con Torino, Milano e Napoli che compongono il podio, seguite da Siviglia, Marsiglia e Nizza.
Foto di Andrea Delbo
Smog in Italia. Esistono soluzioni possibili?
L’Italia risulta essere il Paese in Europa in cui si vendono più auto diesel, con una percentuale sul venduto da gennaio a ottobre 2017 pari al 56% contro una media europea del 45%.
Ma siamo proprio sicuri che il problema siano solo le auto e il traffico? Secondo lo studio del centro studi Rse le auto in realtà fanno parte della soluzione, diversamente da quanto molti pensano. Lo studio affronta in modo analitico tutte le variabili che vanno a comporre il problema inquinamento nell’area milanese valutando l’incidenza che potrebbero avere molte delle soluzioni perseguite e proposte in questi anni. I dati che emergono sono estremamente interessanti.
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Smog Milano. La soluzione è investire sull’auto.
A Milano ogni giorno per spostarsi si consumano 783 mila tonnellate di petrolio che comportano emissioni per 738 tonnellate diPm10 e Pm2,5, cui si aggiungono le 1172 tonnellate di anidride carbonica. Investire solo sul trasporto pubblico locale e il trasporto su rotaia avrebbe un impatto sulle casse pubbliche importante – stimato dai ricercatori in più di un miliardo di euro – e porterebbe a una riduzione di 141 tonnellate di agenti inquinanti. Se invece gli enti pubblici investissero risorse sulla promozione delle auto elettriche e pulite – limitando contestualmente la circolazione delle auto inquinanti, allargando Area C – si verificherebbe un guadagno in termini economici di 22 milioni di euro e la riduzione di 297 tonnellate di polveri inquinanti, pari al 40% del livello d’inquinamento complessivo. Per conoscere maggiori dettagli della ricerca vi consigliamo un bell’approfondimento de “Il Sole 24 ore”.
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