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Una strada fatta di pannelli solari. Si può fare?

04 Maggio 2018

In Cina hanno pensato di sostituire l’asfalto con i pannelli fotovoltaici, sperimentando una nuova tecnologia che dovrebbe ricaricare le auto elettriche al loro passaggio. È possibile?

Si chiama “Made in China 2025”, ed è un piano varato dal governo cinese che potrebbe cambiare la fisionomia industriale del Paese asiatico, puntando molto sull’automazione e sulle energie rinnovabili. Fra le tante novità e sperimentazioni attivate in questi mesi c’è anche un particolarissimo tratto di autostrada “verde”: pannelli solari al posto dell’asfalto.

chilometro fotovoltaico cina Foto di HelloRF Zcoo

Il chilometro fotovoltaico

Il luogo in cui i pannelli fotovoltaici hanno sostituito l’asfalto per un chilometro è Jinan, città cinese che dista poco più di 400 chilometri da Pechino. Vocazione industriale, 7 milioni di abitanti, capitale della provincia di Shandong; è qui che ha trovato concretezza questa sperimentazione, che ha diversi obiettivi. Il primo è naturalmente la consueta produzione di energia elettrica da immagazzinare per scopi civili e industriali. La seconda è l’individuazione e lo sviluppo di una tecnologia che consenta alle auto elettriche che percorrono la strada di ricaricare automaticamente le batterie durante il viaggio. La terza è sperimentare la possibilità di trasferire dati e informazioni che consentano di monitorare, per esempio, lo stato dei materiali o la densità del traffico.

Una strada che parte da lontano

La costruzione dell’opera è in capo alla Qilu Transportation Development Group, società di proprietà dello Stato di Shandong che da dieci anni lavora a questo progetto, tentando di sviluppare la tecnologia adeguata. Il chilometro fotovoltaico è stato aperto a dicembre, dopo due mesi di lavori che hanno consentito l’installazione dei pannelli. I tecnici dell’azienda che ha seguito questo progetto sostengono che il ciclo di vita della strada è del tutto simile a quello dell’asfalto, quantificabile in quindici anni. Il problema, attualmente, è rappresentato dall’investimento economico necessario a concretizzare su larga scala questo particolare manto stradale.

chilometro fotovoltaico pannelli solari

Foto di only_kim

Quanto costa il chilometro fotovoltaico?

Al di là dell’ottimismo, occorre precisare che i costi della tecnologia utilizzata sono ancora molto alti. Il Post (https://www.ilpost.it/2018/04/16/cina-strada-auto-elettiche/) parla di 900 euro al metro quadro, mentre Il Fatto Quotidiano (https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/17/cina-ce-chi-dice-che-la-prima-autostrada-elettrica-sta-dando-buoni-risultati-ma-non-e-cosi/4297908/) riporta in un articolo di approfondimento una cifra diversa: 395 euro al metro quadro. Prendendo per buona la più bassa, si tratta comunque di numeri che centuplicano i costi rispetto all’asfalto. Complessivamente per questo chilometro sperimentale sono stati spesi più di due milioni di euro per una capacità produttiva energetica di 1 milione di Kilowattora, che avrebbero un valore commerciale di 214 mila euro. Una cifra ancora poco conveniente anche se, probabilmente, producendo i materiali necessari e con un’adeguata economia di scala, si potrebbero fin da subito contenere sensibilmente i costi.

Luci e ombre del chilometro fotovoltaico

Finora la strada è stata attraversata da circa 45.000 veicoli ogni giorno e durante il corso della sperimentazione non sono mancati i problemi. Ecco i principali:

  • Le macchine passando sulla strada creano inevitabilmente un cono d’ombra, in particolare quando il traffico si intensifica, diminuendo la capacità di generazione dell’energia elettrica.
  • Un problema è la posizione dei pannelli: se solitamente sono inclinati, qui devono necessariamente essere perpendicolari ai raggi solari, diminuendo la capacità d’intercettare l’energia solare.
  • La temperatura dei pannelli è un altro elemento importante per garantire una buona efficienza ma complesso da gestire, dal momento in cui si collocano sotto una superficie di cemento trasparente, così come potrebbe rivelarsi un problema la liscezza del manto stradale qualora si dovesse bagnare.
  • Pare che nel corso dell’esperimento, ora terminato, si sia completamente rotto un pannello solare, senza peraltro che sia stata chiarita la causa.

Per la verità non è il primo esperimento di questo tipo a cui assistiamo, anche nel 2016 in Norvegia si è fatto un tentativo simile. Continueremo comunque a seguire l’evoluzione del settore automotive per provare a capire insieme che strada prenderemo in futuro (nel vero senso della parola).

chilometro fotovoltaico sicurezza

Foto di Wichien Tepsuttinun