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RC Auto: via il tagliando, ma solo da ottobre

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Il 2015 sarà l’anno della rivoluzione per l’Rc Auto. È già iniziato infatti l’iter che porterà, entro il 18 ottobre, all’eliminazione dal parabrezza del tagliando dell’assicurazione. Il provvedimento avanzato dal ministero dei Trasporti e dello Sviluppo economico recepisce una norma contenuta nel decreto Liberalizzazioni del 2012, l’articolo 31, che prevede la progressiva dematerializzazione dei documenti amministrativi. E, tra questi, c’è anche il contrassegno assicurativo.

Rc Auto: le date della rivoluzione

La prima scadenza cruciale è stata pochi giorni fa, ma non interessava gli automobilisti. Entro il 18 aprile, infatti, le compagnie assicurative dovevano dotarsi degli strumenti necessari per riuscire ad aggiornare con le nuove polizze i propri database telematici in tempo reale. Nel momento della sottoscrizione o del rinnovo della polizza, insomma, la compagnia provvederà ad aggiornare in diretta anche gli archivi digitali, a loro volta collegati con il “cervellone” della Motorizzazione Civile.

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Foto Dave Dugdale

E chi controlla dal 18 ottobre 2015?

La vera rivoluzione scatterà poi il 18 ottobre, quando non sarà più obbligatorio esibire il tagliando. E in che modo, da quella data, le forze dell’ordine potranno verificare chi ha pagato l’assicurazione e chi no? Il compito spetterà alle telecamere, quelle solitamente preposte al controllo della velocità (autovelox, tutor, ma anche Telepass) oppure al presidio delle zone a traffico limitato. Occhi attenti e intelligenti, programmati per registrare le targhe delle auto e verificare, tramite un contatto diretto con il database della Motorizzazione, se queste sono in regola con l’RCA. In caso di infrazione, non servirà essere fermati da un agente: la multa arriverà direttamente a casa via posta. Sanzione che andrà dagli 841 ai 3.366 euro, oltre al sequestro del veicolo.

Codice della Strada da aggiornare

L’abbiamo definita una rivoluzione, della quale si parlava ormai da molto tempo: perché sia tale fino in fondo, però, occorrerà operare anche una modifica al Codice della Strada. Infatti secondo i vertici di Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, in base alla normativa attuale i sistemi di controllo automatici del traffico (come gli autovelox) non possono essere impiegati per sanzionare chi non è assicurato se contemporaneamente non viene commessa un’altra infrazione: una volta che sarà risolto anche questo cavillo, la nuova normativa non avrà più ostacoli.

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Foto epsos.de

In quanti non sono assicurati?

Secondo Ania, in Italia ci sono almeno tre milioni e mezzo di auto non assicurate. In media l’8% di quelle in circolazione. La percentuale s’impenna nelle regioni del Sud fino al 13%, mentre in Europa la quota non supera il 4%. La soluzione adottata dal Governo dovrebbe porre un freno a questi dati allarmanti: grazie alla tecnologia, i trasgressori non avranno più scampo.

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