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Mazda CX-5, i segreti del successo

11 Maggio 2018

Ha stregato oltre 400mila automobilisti in tutto il mondo ed è stato finalista al concorso “Auto dell’anno”: il suv giapponese è considerato un gioiello di ingegneria, tra sensori e telecamere

Ha conquistato oltre 400mila automobilisti, e nel concorso “World Car of the Year” tra le 34 auto nuove in lizza è stata battuta in finale solamente dalla Volvo XC60. La Mazda CX-5 piace a tutti, per il suo rapporto qualità-prezzo pressoché imbattibile nel segmento d’appartenenza e per l’alto tasso ingegneristico applicato che in Mazda tocca la massima espressione. Basti dire che per assemblare l’attuale seconda generazione di CX-5 furono coinvolti 1.500 tecnici che cambiarono 698 componenti. Il risultato, è proprio il caso di dirlo, è un gioiello.

Mazda CX-5

Mazda CX-5 e quei 27 sensori…

Quando si nomina il brand Mazda viene subito in mente la filosofia del Jinba Ittai, l’unione perfetta tra cavallo e cavaliere, qui trasferita all’auto e al guidatore: chi guida una Mazda CX-5 si sente parte della vettura. Mitologia? Al contrario, è tutto vero, e c’è anche una spiegazione tecnica, ingegneristica, che si traduce con una parola più concreta: G-Vectoring. Si tratta del sistema che regola la precisione della sterzata, contribuisce alla tenuta di strada, regola la coppia del motore in modo da distribuire alla perfezione il carico su ogni pneumatico reagendo in termini di millisecondi alle sollecitazioni della strada. Come? Grazie a 27 sensori che attivano la trazione integrale i-Activ solo quando serve regolando la potenza 200 volte al secondo. È un meccanismo che offre una sensazione di controllo totale sull’auto. Jinba Ittai, appunto.

Mazda CX-5

Mazda CX-5, sicurezza al top

Ma quando si va a cavallo bisogna anche stare attenti a non cadere, altrimenti ci si fa male. E proprio l’alto grado di sicurezza ha permesso a Mazda CX-5 di ottenere le cinque stelle ai controlli europei 2017 Euro Ncap. Tutto questo grazie ai sistemi di assistenza alla guida i-Activesense, attivati attraverso telecamere e sensori. Per avere un quadro della situazione il più aggiornato possibile è disponibile su CX-5 l’Active Driving Display che proietta le informazioni più importanti sul parabrezza.

C’è poi il sistema SCBS (smart city break support) che elimina lo stress della guida identificando possibili pericoli sulla carreggiata e la segnaletica stradale attivando, se necessario, il freno d’emergenza. I fari a led adattivi, il sistema di rilevazione di stanchezza, il sistema di controllo di mantenimento della carreggiata, il monitoraggio angoli ciechi, l’assistenza per partenze in salita e il cruise control adattivo completano il menù di sicurezza a disposizione.

Mazda CX-5

Mazda CX-5 sul lago Baikal

Mazda è stato il primo costruttore a ricevere il permesso di organizzare un test drive (alla presenza di giornalisti provenienti da tutta Europa) di 72 chilometri sul lago Baikal, nella Siberia orientale: lo scenario perfetto per testare una Mazda CX-5 AWD in condizioni climatiche e di percorrenza estreme, tra cumuli di neve e banchi di ghiaccio. Da quelle parti le temperature possono scendere fino a meno 50 gradi centigradi e lo strato di ghiaccio sottostante varia tra il metro e mezzo e i due metri. Da questo particolarissimo test drive scaturirà un docu-film sotto la regia di Ed Bazalgette.

Mazda CX-5

Mazda e il futuro delle batterie

L’altra grande novità partirà dallo sviluppo della tecnologia SKYACTIV e da una collaborazione a tre fra Mazda Motor Corporation, ELIIY Power Co., Ltd. e Ube Industries, Ltd. per la creazione di batterie 12 V agli ioni di litio per uso automobilistico. In grado di resistere al calore e agli urti, sostituiranno entro il 2021 le attuali batterie piombo-acido più inquinanti e meno performanti.

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