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Auto nuove: obbligatori i sensori per la pressione delle gomme

tpms

Più sicurezza e tenuta di strada, meno consumi e costi. In pochi lo sanno, ma dal mese di novembre ogni auto nuova venduta a Milano, in Italia e in tutta Europa dovrà prevedere il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici (Tpms) di serie. Obiettivi? Migliorare le prestazioni delle gomme e, di conseguenza, abbassare il consumo di carburante e diminuire le possibilità di incidenti.

Una misura europea

Come si è arrivati a questa piccola svolta in campo automobilistico? Bisogna tornare al 31 luglio 2009, quando sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea fu pubblicato il regolamento sui “requisiti dell’omologazione per la sicurezza generale dei veicoli a motore, dei loro rimorchi e sistemi, componenti ed entità tecniche ad essi destinati”, in cui è citato anche il controllo della pressione degli pneumatici attraverso i sensori. Due le fasi di applicazione: dal 2012 i sensori erano obbligatori solo sulle auto di nuova omologazione, mentre ora i costruttori hanno dovuto adeguare l’intera gamma. Nessun obbligo invece per chi ha acquistato un’auto nuova o un’auto usata prima di novembre.

Meccanico

Auto nuove: con i sensori sicurezza al top

Esistono due tipi di Tpms. Il primo (indiretto) sfrutta i dati sulla rotazione delle ruote raccolti da altri sistemi come l’Abs, ad esempio. Ma ha un limite: indica solo eventuali anomalie delle gomme, ma non la loro pressione. Il secondo, diretto e più costoso, si basa su un sensore montato all’interno di ogni pneumatico (solitamente all’altezza della valvola) che ne misura la pressione e trasmette alla centralina un dato sempre visionabile dal cruscotto.

Il grido d’allarme di Assogomma

La nuova norma si è resa necessaria a causa soprattutto della poca attenzione da parte degli automobilisti: secondo Assogomma, l’associazione che riunisce tutti i produttori di pneumatici in Italia, le gomme di quasi la metà delle auto in circolazione sulle strade italiane sono sgonfie. Tra queste, il 7-8% ha una pressione inferiore del 20% rispetto a quella corretta. Da oggi, questi dati sono destinati a scendere: ma solo un impegno più costante dei guidatori di auto potrà azzerare il numero di gomme sgonfie e le loro conseguenze.

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