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Inquinamento a Milano: livelli record

23 Ottobre 2017

Si discute molto in questi giorni della qualità dell’aria della Pianura Padana, con l’inquinamento a Milano sopra i livelli di guardia, mentre la gran parte dei sistemi di riscaldamento sono ancora spenti

Sembra che il problema dell’inquinamento dell’aria non aspetti più l’inverno per emergere. Quest’anno abbiamo anticipato i tempi con un ottobre da temperature fuori stagione, fomentando un dibattito sempre acceso fra chi pensa si stia già facendo troppo, con limitazioni ritenute eccessive, e chi invece pensa che i provvedimenti non siano sufficienti.

inquinamento a Milano mappa

Inquinamento a Milano. Sforati i livelli, ecco i divieti

Sono scattate il 18 ottobre le norme per il contrasto all’inquinamento dell’aria dopo il quarto giorno consecutivo di sforamento dei limiti del Pm10, il cui massimo consentito è di 50 microgrammi per metro cubo. Sono sette le province lombarde coinvolte: Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Monza e il capoluogo Milano. Nelle città con più di 30 mila abitanti situate in queste province – e quelle più piccole che sceglieranno autonomamente di aderire –non è consentita la circolazione dalle 8.30 alle 18.30 per i veicoli Diesel fino alla classe 4, mentre per i veicoli destinati al trasporto merci di classe inferiore alla 3 lo stop è dalle 8.30 alle 12.30. È inoltre obbligatorio ridurre di un grado la temperatura all’interno delle abitazioni, qualora fosse acceso l’impianto di riscaldamento.

Il rapporto di Legambiente

Sono allarmanti i dati sulla qualità dell’aria in Italia diramati da Legambiente a metà ottobre, in particolare per quel che riguarda le regioni del Nord. Nel 2017, nonostante le alte temperature abbiano consentito di non accendere gli impianti di riscaldamento, sono ben 25 le città che hanno superato i limiti per 35 giorni. Se Torino guida questa classifica al negativo con 66 giorni di sforamento, Milano arriva a 50. Molte delle città analizzate raggiungono la soglia consentita già all’inizio dell’anno e – denuncia Legambiente – le istituzioni non adotterebbero provvedimenti abbastanza incisivi per tentare di risolvere il problema, visto che, secondo i dati forniti dall’Associazione, in Italia ogni anno sono oltre 60mila i morti a causa dell’esposizione a inquinamento da polveri sottili (PM 2,5), ossidi d’azoto (NO2) e ozono (O3).

inquinamento a Milano blocco traffico

Un triste primato

Un altro rapporto preoccupante è quello pubblicato a fine settembre dalla “Fondazione sviluppo sostenibile”, intitolato “La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane”, dove emerge che l’Italia è la nazione con l’aria più inquinata fra i grandi Paesi europei, con il maggior numero di decessi causati dall’inquinamento atmosferico, nonostante un miglioramento complessivo della qualità dell’aria negli ultimi anni. Anche da questo rapporto emerge come zona più critica la Pianura Padana nel suo complesso, con le aree di Milano e Venezia segnalate come particolarmente problematiche.

Area C. Al via ulteriori restrizioni

Ed è sempre in questo periodo – lunedì 16 ottobre – che sono partite le nuove regole stabilite dal Comune di Milano per Area C. Allargata la platea delle automobili costrette a pagare il ticket di 5 euro, che da pochi giorni comprende anche ai veicoli Diesel Euro 4 senza Filtro Anti Particolato (FAP). Ricordiamo che da febbraio anche i veicoli alimentati a GPL, metano, bifuel e dualfuel hanno l’obbligo di pagamento su Area C.

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