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Spider e cabrio, scopri le differenze

Guai a confondere spider e cabrio. I “profani” dell’automotive indicano la stessa tipologia di automobile. A indurre in errore ci pensano anche certe classifiche di vendite che accomunano spider/cabrio nella medesima voce. Ma non è affatto così perché si tratta di due cose “concettualmente” diverse. Una premessa. In Italia se ne vendono poche. È quasi un mercato di nicchia, per pochi aficionados, anche se i primi dati del 2017 indicano una piccola ma beneaugurante ripresa. Prima di iniziare il nostro viaggio nelle auto sportive “a cielo aperto” è bene fare un po’ di chiarezza…

biposto spider fiat

Cos’è esattamente una spider?

Deriva da spider (ragno in inglese), la mitica carrozza biposto trainata da cavalli e sospesa su quattro grandi ruote a raggi che ricorda appunto un ragno. Oggi indica un’auto a due posti scoperta, progettata ad hoc per questa forma, dalla tipica indole sportiva. Due celebri esempi sono la Mazda MX-5 (oltre un milione di esemplari prodotti per la sportiva più venduta al mondo) e la Fiat 124 Spider (esiste anche la versione Abarth) che a novembre ha compiuto mezzo secolo (il primo modello fu presentato nel 1966 al salone di Torino).

E una cabrio invece?

È la versione aperta di una berlina o Gran Turismo a 4 posti. In pratica si tratta di automobili che originariamente nascono con il tetto e che successivamente vengono modificate dai costruttori per catturare altre fette di mercato. Di solito sono molto più costose delle corrispettive berline proprio perché la struttura già esistente viene riprogettata e modificata per aumentare ulteriormente la sicurezza e ridistribuirne i pesi. Come la 500 C, che piace molto ai giovani.

Cabrio: un mercato in crescita

L’Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri), punto di riferimento delle classifiche di vendite, accomuna spider e cabrio nella stessa voce (ma sono le seconde a portare un contributo più elevato). Nel mese di marzo ne sono state vendute 1.599 contro le 997 dello stesso mese del 2015 per un +60,4% confermato anche dal dato più ampio e attendibile del primo trimestre (+57,2% con 3.343 modelli immatricolati contro i 2.127 di dodici mesi fa).

Numeri in aumento anche nel 2016 (grazie all’uscita della Smart fortwo Cabrio, prima nelle vendite a quota 2.297 davanti a Mini Cabrio e Fiat 124 Spider) che fa registrare un +44,8%, anche se vale solo mezzo punto di quota mercato.

Quote basse, quindi, nonostante i tanti segni più. Possibili cause? Quella principale la troviamo ancora nelle classifiche in cui dominano suv e crossover: gli automobilisti, al netto di prestazioni comunque elevate, preferiscono la comodità di auto spaziose e performanti su tutti i terreni all’ebbrezza di una biposto sportiva decappottabile.

124 spider a Milano

Poi ci sono tutte le altre…

L’universo delle auto a cielo aperto è ancora più ampio. Roadster (termine abbastanza desueto se non nel mercato tedesco) indica una biposto con tetto rimovibile in tela e priva dei finestrini. La barchetta nasce per le competizioni agonistiche, è rigorosamente a due posti, non ha il parabrezza (in certi casi limitato a due tronconi laterali), finestrini e tetto (a scanso di equivoci, la Fiat Barchetta si chiamava così ma non era propriamente una barchetta). La targa invece è la sintesi tra coupè (una biposto a tetto fisso) e spider, ha un tettuccio asportabile e il rollbar fa parte del telaio. Proprio come l’Alfa Romeo 4C Spider.

E voi quale preferite?

alfa romeo 4C