Lo titola anche Bloomberg, ma sono i numeri a dare ragione alle strategie di FCA. Con l’arrivo di Giulia e Stelvio è stato oltrepassato il muro delle 12mila auto vendute. Il precedente record era di 8.200 e risaliva al 1986
“Alfa Romeo bets big on America and wins”. Così titolava un articolo a firma di Kyle Stock pubblicato lo scorso 4 gennaio sull’edizione online di Bloomberg, il celebre network statunitense dell’informazione. La traduzione è immediata: Alfa Romeo scommette forte sull’America e vince. Il riferimento è al record di vendite della casa del Biscione negli Stati Uniti durante il 2017. Un rapporto di odio e amore quello di Alfa Romeo con il continente americano, fatto di sbalzi ma che oggi sta vivendo il suo migliore momento. La crescita annua del 62% della produzione (dalle 93.117 auto del 2016 alle 150.722 del 2017) è arrivata grazie anche al mercato americano che ha fatto registrare numeri da capogiro.
Alfa Romeo in Usa, numeri moltiplicati per 23
Che si sarebbe battuto il record di vendite era già chiaro da almeno un paio di mesi. Letteralmente polverizzato quello risalente al 1986 di 8.200 vetture. Erano i tempi della 164 e della 75 Milano. Nel 2017 è stata invece oltrepassata quota 12mila (12.031 per la precisione). A fare impressione non è tanto lo scarto di quasi 4mila unità rispetto al dato di oltre trent’anni fa, ma l’impennata rispetto al 2016 quando le auto nuove vendute nelle 177 concessionarie Alfa Romeo sparse sul territorio americano furono solamente 528. L’effetto Giulia e Stelvio si è rivelato uno tsunami e c’era da aspettarselo.
Ma non è finita qui. Secondo gli analisti del settore, infatti, il 2018 potrebbe essere un anno ancora più positivo e potrebbe essere raggiunta quota 20mila immatricolazioni. Le vendite di Giulia si consolideranno, mentre entreranno a regime quelle di Stelvio arrivata negli Usa solo a metà 2017 e che ha tutte le caratteristiche per piacere agli automobilisti americani.
La regina è Alfa Romeo Giulia
Per ora, però, il primato a stelle e strisce è di Alfa Romeo Giulia che nel quarto trimestre del 2017 ha venduto 2.500 esemplari catturando per la prima volta il 2% del mercato nella categoria berline di segmento D. Una piccola porzione ma molto significativa. Per intenderci è il segmento di Bmw serie 3 e della classe C di Mercedes.
L’incoronazione ufficiale dal mercato Usa però è arrivata a novembre dalla rivista specializzata Motor Trend che ha assegnato la 70esima edizione del premio “Auto dell’anno” proprio alla Giulia; superata la concorrenza di 26 modelli in 46 diverse versioni. Il premio, esistente dal 1949, è riservato a tutte le vetture lanciate sul mercato nel 2017, nuove o aggiornate in modo significativo. Non vince semplicemente l’auto più bella, ma anche la più performante visto che le vetture candidate sono sottoposte a una serie di test prestazionali.
Le parole del Direttore di Motor Trend, Ed Loh, sono meglio di uno spot televisivo: «I giudici di Motor Trend hanno convenuto che l’Alfa Romeo Giulia rappresenta l’automobile portata alla massima espressione. Alfa Romeo ha creato quella che è forse la miglior berlina sul mercato in termini di handling».
Maximilian Hoffman porta Alfa negli Usa
Alfa Romeo arriva negli Stati Uniti negli anni ’50 grazie alla felice intuizione di Maximilian Hoffman, omonimo del ben più celebre Dustin che nel film “Il Laureato” guida un Duetto 1750. Maximilian possiede nel 1954 uno splendido showroom al 430 di Park Avenue, a New York, e lì si possono ammirare le prime Alfa. Si narra che Hoffman influenzò addirittura la decisione di costruire la Giulietta Spider. Parte così l’epopea Alfa che vivrà momenti alterni fino al 1995 quando le vendite al ribasso della 164 (toccò quota 2.155 esemplari nel 1991) e la cessata produzione della Duetto indussero la casa madre a non produrre più auto adeguate alle normative federali Usa.
Dal 1996 al 2013 non viene venduto più alcun modello, fino al 2014 quando l’acquisizione del Gruppo Fiat di Chrisler e la nascita di FCA ricambiano le strategie. A novembre fanno bella mostra nelle concessionarie l’Alfa 4C Coupè e dopo qualche mese la 4C Spider. Si parte da 91 auto vendute nel 2014, 663 nel 2015, 528 nel 2016. Le prove generali del boom con Giulia e Stelvio.
