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Guida autonoma. Il futuro si avvicina?

06 Febbraio 2018

La notizia dell’accordo – il terzo in pochi mesi – fra Google e FCA per la fornitura di auto destinate a diventare taxi senza conducente apre scenari importanti per il futuro

Google, il gigante del web, ha scelto per la terza volta FCA per la fornitura dei veicoli che andranno a comporre la flotta di auto con guida autonoma che garantiranno il servizio taxi nella città di Phoenix, in Arizona.



Guida autonoma. Google sceglie ancora una volta FCA

Si rafforza la partnership fra Google e FCA con il terzo accordo nel giro di tre anni. Nel 2016 le Chrysler Pacifica ibride utilizzate per lo sviluppo del progetto di auto driverless (senza guidatore) furono 100, seguite da altre 500 vetture fornite nel 2017. Il comunicato di ieri, seppur non fornisca numeri precisi, rende evidente il consolidamento del progetto, con FCA che si è impegnata a fornire “migliaia” – questa l’espressione utilizzata – per lanciare il servizio di taxi senza autista. Si passa quindi dalla fase di ricerca a quella più operativa.

Guida autonoma. Chi fa cosa

Ma che cosa prevede, nel concreto, questa partnership? Innanzitutto è bene ricordare che quest’ultimo accordo riproduce lo schema dei due che l’hanno preceduto. Da una parte c’è Alphabet – la holding cui fa capo Google – che fornisce il software e l’intelligenza artificiale tramite un’azienda controllata, Waymo. Dall’altra c’è FCA che realizza le vetture, in questo caso i minivan Chrysler Pacifica.

È importante specificare che l’accordo non è esclusivo: durante la sperimentazione sono stati usati, ad esempio, anche Suv Lexus RX.

Al momento non si sa ancora se sarà direttamente Waymo a erogare il servizio taxi o se le vetture saranno vendute da FCA a privati; in ogni caso l’obiettivo è partire dall’Arizona, per poi allargarsi in altre venticinque città, fra cui Atlanta, San Francisco e Detroit, dove sono già stati condotti test che hanno portato le vetture a percorrere più di 6 milioni di chilometri.

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Guida Autonoma. Una scommessa di FCA targata Marchionne

A pensarci bene, non era così difficile prevedere un terzo accordo tra Google ed FCA. Basta andare a rileggersi le parole pronunciate da Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di FCA, lo scorso ottobre a margine della cerimonia di consegna della laurea ad honorem conferitagli dall’Università di Trento. Dopo aver parlato di auto elettriche ha detto: “Noi crediamo che la guida autonoma sarà una realtà nel giro di un decennio e che i sistemi avanzati di ausilio alla guida svolgeranno un ruolo cruciale nel preparare legislatori, consumatori e aziende per un mondo in cui il controllo dell’auto sarà passato nelle mani dell’auto stessa”.

Leggi anche: “Guida autonoma – i 6 livelli di automazione nel settore automotive”.

Guida autonoma. Quali prospettive per l’Italia?

Il mondo FCA, quindi, mai come in questo momento è al centro dell’attenzione. In attesa dell’approvazione del piano industriale – che dovrà fra le altre cose decidere le sorti del marchio storico Magneti Marelli – c’è una sola sicurezza: il 2018 dovrebbe essere l’anno in cui saranno presentate le Maserati a guida autonoma. Anche se, sempre secondo Marchionne, l’anno chiave sarà il 2021, quando saranno messe in distribuzione le auto con guida autonoma livello 3, il primo in cui si può parlare di vera e propria automazione.

Vista la contiguità gestionale con Maserati, potrebbe essere questa l’occasione per vedere le prime Alfa Romeo a guida autonoma? Chissà, adesso è ancora troppo presto per fare previsioni…

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